Sanremo, il giorno di Drusilla Foer: "Sono la bandiera di ciò che penso"

Affiancherà Amadeus alla conduzione nella terza serata: "Sedotta dalla sua naturalezza"

Amadeus con Drusilla Foer

Amadeus con Drusilla Foer

Sanremo (Imperia) - "Grazie alla Rai per avermi dato questa possibilitaà che mi emoziona e diverte e che mi fa venire molta tenerezza verso me stessa, un sentimento che mi piace sentire". Cosi' Drusilla Foer ha espresso in conferenza stampa le sue emozioni in vista della serata, la terza, in cui affiancherà Amadeus ("mi ha sedotto la sua naturalezza") alla conduzione del Festival di Sanremo

"Dovevo essere la figura più scandalosa del festival, ma mi pare che io sia la 'donnina' più normale, forse solo un po' più alta...", ha ironizzato in riferimento alle performance che - da Achille Lauro a Lorena Cesarini fino a Checco Zalone - hanno contrassegnato le prime due serate all'Ariston. E proprio sull'esibizione di Checco Zalone, che ha diviso l'opinione pubblica, Foer ha detto che "ha smosso le acque sul tema dell'omofobia". Drusilla Foer ha quindi spiegato "Ognuno può esprime la propria arte e le proprie convinzini a Sanremo che ha una grandisisma visibilita. Non ho un'opinione molto precisa su Zalone ma se ha sollevato un dibattito che porta qualcuno ad avere una convinzione credo che vada bene. Io sono un soggettino che si mette a disposizione del dubbio e dell'inaspettato, poi ci sono casi in cui non so se la cosa mi è piaciuta tanto o poco".

Sul monologo del comico è intervenuto anche Amadeus: "Sono felice che sul palco dell'Ariston si dicano delle cose così potenti, di vario genere, di vario settore, di varia storia. Vuol dire libertà, vuol dire aprire un dibattito, vuol dire fare servizio pubblico". E questa sera ci sarà un altro momento di 'potenza e liberà', anche se sicuramente di un altro genere. "Con Roberto Saviano sarà un momento molto bello e importante - ha detto il conduttore - conosco perfettamente quello che dirà e lo trovo, come tutte le cose che dice, estremamente potente e profondo".

Alla domanda su una possibile conduttrice donna alla prossima edizione del festiva, Drusilal Foer ha risposto così:  "Sarebbe molto ganzo, carino, un passo in avanti, ammesso che questa signora sia in grado di farlo, perché sono per la meritocrazia. A me piacerebbe anche un Papato donna. Io vado oltre". Sul tema si è espresso anche Amdadeus: "Ho proposto che l'anno prossimo ci fossero solo donne a condurre il Festival di Sanremo. Da parte mia, da fruitore, sarei assolutamente favorevole". Sul senso della sua presenza a Sanremo, Drusilla Foer si è espressa così: "Tante persone hanno espresso approvazione per la mia partecipazione perché si sentivano rappresentate da quello che sono, anzi da quello che dico e che penso: quella è diventata anche una responsabilità, ma non sono un soggettino che si sottrae alle responsabilità. Dove trovo qualcosa che stride nel mio cuore mi espongo, e non parlo solo dei temi lgbt, ma anche della violenza sulle donne, dei diritti del lavoro, sono la bandiera di ciò che penso e penso tante, tante cose. La vita è una caccia al tesoro, bisogna tendere a qualcosa di prezioso, ma la cosa importante è la caccia che si fa, la vera caccia al tesoro siamo noi stessi e comprendere se stessi è premio più grosso. Queste esperienza - sottolinea - fa parte della voracità che ho di esperienze nella vita, della curiosità verso ciò che la vita mi mette di fronte. Sono grata di essere qui perché è un passo verso il tesoro".