Attenzione. Populazione. Vince Irama. No Ermal Meta. Forse. Vediamo. Qualsiasi previsione a Sanremo è in ritardo di due giorni ma ci sono poche semplici regole che valgono quasi sempre fino alla fine. La classifica della Demoscopea spesso si dimostra ignorante ma difficilmente viene spazzata via dalle giurie che arrivano dopo e sabato dal televoto. Prima considerazione, che vista l’ora non è potuta andare su carta. All’ascolto discografico di Irama mi aveva colpito il non senso spinto del testo, non figurativo, puro colore. Dando per scontato che lui ha un linguaggio post pop inclusivo (rap educato) ed efficace, poi ha già vinto e venduto tanto. Ma è l’unico, devo ammetterlo (con Malika e Meta, ma in misura minore) che al primo passaggio tv è passato con un’energia che va oltre. Il brano e la versione discografica ascoltata in Rai. Pezzo perfetto per vincere Sanremo, trascinante e danzante, basta prendere le parole come colori e suoni, a differenza di Ermal Meta, che rema tranquillo nel conosciuto laghetto dell’amore. Ma ci sa fare e ha già vinto qui.
Il traino delle radio
Continuo a pensare che Arisa sia un gradevolissimo incidente di percorso come Noemi, scivoleranno giù, non troppo Noemi, nell’hype del body shaming alla rovescia. Resteranno in alto Malika e Fasma, saliranno Michielin e Fedez, forse lo Stato Sociale. Arisa e Renga. Aspettatevi una rimonta comunque dei Maneskin, Willie Peyote è stata un’intelligente sorpresa. Scalata dura per il gruppo della riserva indie, quelli che piacciono ai giovani, a me e alla critica in parte, Madame, La rappresentante di lista, Colapesce Dimartino, Coma_Cose. Attenzione perché rullano in radio ed è fra domani, venerdì, e sabato che si decide tutto. Anche stasera, a essere precisi, visto che gli Stadio sono scappati su una cover e nessuno li ha visti più. Mi piacerebbe arrivasse in un posto degno Max Gazzè, so che da stasera, con Daniele Silvestri, comincia la sua rimonta slow. Si può fare. Ritornando a chi sembra più solido oggi. Meta ha in tasca il televoto generalista, una fanbase agguerrita (anche in sala stampa), Irama è cresciuto, voto dopo voto, alla dura guerra dei talent, mi sembra più trasversale rispetto alle giurie e ha un pezzo scalpitante, che ci permette di non capirne il senso e il sesso. Non sto parlando del suo. Certo sarebbe, per citare una geniale battuta di Chiara Di Clemente, la prima vittoria a distanza, VAD. E sarebbe difficilmente gestibile dalla Rai, perché non canterebbe mai dal vivo ma su un video live delle prove. Si profila un nuovo caso Bobby Solo e “Una lacrima sul viso”, che non dispiacerebbe in azienda. Dove Ermal Meta, per sua bravura, storia, empatia, ha pure una sua piccola legittima fanbase.
La classifica
1) Ermal Meta
2) Annalisa
3) Irama
4) Malika Ayane
5) Noemi
6) Fasma
7) Francesca Michielin e Fedez
8) Lo Stato Sociale
9) Willie Peyote
10) Francesco Renga
11) Arisa
12) Gaia
13) Fulminacci
14) La Rappresentante di Lista
15) Maneskin
16) Max Gazzè
17) Colapesce Dimartino
18) Coma_Cose
19) Extraliscio feat. Davide Toffolo
20) Madame
21) Gio Evan
22) Orietta Berti
23) Random
24) Bugo
25) Ghemon
26) Aiello