Milano, 20 luglio 2022 - "É il nostro 53esimo concerto in Francia, ma è certamente il più caldo", ha detto Mick Jagger, ieri sera, in francese ai 50mila spettatori presenti allo stadio di Lione, estasiati nonostante i 36 gradi di temperatura all'inizio del concerto. Il tour europeo per il 60esimo anniversario dei Rolling Stones ha portato grande fibrillazione: musicisti e fan hanno sfidato il caldo dello stadio Groupama e hanno pensato al puro divertimento. Le prime note sono state quelle di un commovente omaggio al batterista originale degli Stones, Charlie Watts, scomparso lo scorso anno, con immagini di repertorio trasmesse sugli schermi del gigantesco palco. "Abbiamo suonato insieme per 60 anni, ci manca molto", ha detto Jagger.
330 euro di biglietto per vedere i papà del rock
I famosi papà del rock hanno suonato i classici e le hit: "Street fighting man", "Tumbling dice", "Angie", "Jumpin' Jack flash", "Start me up", soddisfacendo ampiamente le aspettative dei fan. Ma la magia ha funzionato davvero nel bagno turco del Groupama durante l'eterna "You can't always get what you want" e durante una vivacissima "Midnight rambler" con Jagger all'armonica. E per i fan che avevano pagato 330 euro per il biglietto, non importava che Keith Richards non fosse più così chirurgico e che la band fosse ora ampiamente supportata dall'impianto audio, dalla scenografia e dai cantanti di supporto. Come tocco finale, un nervosissimo "Paint it black" e un finale "Satisfaction" hanno definitivamente vinto la giornata dopo quasi 2 ore di spettacolo. A metà concerto, gli Stones hanno suonato "Living in a Ghost Town", la loro ultima canzone originale, il cui testo potrebbe far presagire l'avvicinarsi dell'epilogo di una band che ha resistito per sei decenni. Il mini-tour di 14 date, denominato "Sixty", prosegue sabato all'Ippodromo di Parigi-Longchamp e si concluderà il 3 agosto a Berlino.