Quote rosa a Sanremo 2022, Amadeus dice no: "Offensivo per le donne"

"Ti devi far guidare dalle emozioni" dice il direttore artistico del Festival sull'ipotesi Fimi. E punge: "Ai vertici della discografia tutti uomini: inizino da lì". Marcuzzi sul palco? "Chissà"

Amadeus guiderà il Festival per il terzo anno

Amadeus guiderà il Festival per il terzo anno

Milano - Quote rosa al Festival di Sanremo? Amadeus chiude la porta, ma a difesa dell'arte e delle stesse donne. L'idea di un cast musicale diviso al 50% tra donne e uomini per Sanremo 2022 è stata lanciata dalla Fimi, la federazione che riunisce le major musicali. "Con grande rispetto, non sono d'accordo: non ho mai scelto una canzone in base al sesso dell'artista, sarebbe un grave errore, scelgo la canzone in base alla bellezza", ha detto il direttore artistico e presnetatore del festival (per al terza volta consecutiva)  intervenendo, insieme al vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo, a un panel della Milano Music Week. "Ci sono sempre presenze femminili importanti perché hanno brani forti. Ma non vedo perché devo dare una quota alle donne, sarebbe quasi offensivo nei loro confronti. La musica è arte, e nell'arte non puoi creare zone prestabilite".

Parità di genere

Sollecitato dalle domande di Luca de Gennaro, curatore della Milano Music Week, Amadeus -  ha spiegato che la questione della parità di genere al Festival si pone in realtà già dalla preselezione. "Dipende - ha rilevato  - anche dalla quantità di brani presentati: se tra i Giovani su 800 candidati ci sono 200-300 donne non è colpa mia, di queste 300 spero che ci siano brani buoni, e ci sono sempre presenze importanti di donne". Ma nella scelta artistica, ha sottolineato, "ti devi lasciar guidare dalle emozioni, dalla vera onestà. Ci sono donne fantastiche in tutti i festival che hanno dato filo da torcere agli uomini: è questa la cosa più importante".

E visto che la proposta sula gender equality è arrivata dall'industria musicale, è alla stessa cheAmadeus ha rilanciato il guanto di sfida: "La proposta potrebbe partire dalla stessa industria discografica: sono tutti uomini ai vertici, c'è solo Caterina Caselli alla Sugar, eppure ci sono donne bravissime. Le stesse associazioni musicali hanno tre uomini alla guida: se si tratta di un segnale importante, è giusto che parta dalla grande discografia o dalle associazioni musicali".

Nomi all'Ariston

Se sulla presenza dell'amico e complice di sempre Fiorello, Amadeus ha detto che "deciderà lui, la porta è aperta", il presentatore ha risposto anche sull'ipotesi di Alessia Marcuzzi sul palco, indiscrezione lanciata dal settimanale 'Chì'. "Non posso né confermare né smentire, ma ben vengano i rumors". Aggiungendo: "Ci sono rumors che sorprendono persino me, ci sono notizie incredibili, liste in cui tre o quattro nomi sono giusti, gli altri sbagliati, ma giusto che sia così - ha aggiunto Amadeus -. Sanremo è questo, bisogna accettarlo. Magari tra i tanti rumors ti vengono in mente nomi che non avevi ipotizzato".

La gara

Per quanto riguarda la gara vera e propria all'Ariston, Amadeus ha spiegato che sono "oltre trecento" i brani proposti. In gara i  Big "saranno 24 in totale: 22 scelti dalla commissione artistica più i 2 che accederanno all'Ariston direttamente dalla finale di Sanremo Giovani", in programma il 15 dicembre. "Ormai - ha aggiunto - la differenza tra Giovani e Big si sta riducendo: ci stanno benissimo Orietta Berti e Madame". Questo nell'ottica di un Festival "in grado di rappresentare i gusti discografici della gente. Il successo è dato dalle canzoni che durano nel tempo e si riversano nelle classifiche". E dopo il trionfo dei Maneskin sono aumentate le proposte rock, "ma questo accade con ogni genere. L'anno scorso sul palco abbiamo portato anche gli Extraliscio con un liscio moderno che raramente ha calcato il palco del Festival. Non ci deve esser preclusione per nessun genere musicale". Ora però "non dobbiamo cercare i nuovi Maneskin, abbiamo altre realtà molto forti".  

L'Eurovision

Il conduttore ha invece chiarito che alle fatiche dell'Ariston non seguiranno quelle dell'Eurovision Song Contest 2022 che si terrà a Torino, sempre organizzato dalla Rai. "No", è stata la secca risposta alla domanda sul tema. Mentre Fasulo ha raccontato che "per l'Eurovision Song Contest il lavoro è cominciato eccome. La settimana dopo Ferragosto già sopralluoghi. Speriamo di fare bella figura", ha aggiunto. Quanto alla possibilità di creare una apposita giuria per decidere quale brano di Sanremo sia il miglior candidato per rappresentare l'Italia all'Eurofestival, invece di inviare in automatico il vincitore del festival, Amadeus ha detto: "Personalmente credo che il giudizio del pubblico sia il più importante. Ed è quello che ha decretato anche il successo dei Maneskin".

Il successore

Per Amadeus ci sarà ancora un altro Festival nel 2023 o passerà la mano? Il conduttore prima ha glissato rispondendo aLuca De Gennaro e tornando sul tema della gender equality: "Chi vedrei bene dopo di me a Sanremo? Beh, solo donne". Ma sull'ipotesi di un Sanremo quater è stato cauto: "A questa domanda non rispondo più. In passato ho risposto di no e poi l'ho rifatto. Le 'tarantelle' non vanno bene, mi godo quello che sto facendo", .