Il Pagante: "Devastante...abbattere San Siro"

Nella copertina del nuovo album il trio è seduto sulle tettoie dello stadio in rovina: "Il pensiero che possa sparire ci dispiace molto"

La copertina del nuovo disco del trio Il Pagante

La copertina del nuovo disco del trio Il Pagante

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Milano - Dopo il Natale più bello che c’è (con "serate tecno e meno Bublé") del singolo "Un pacco per te", Il Pagante mette via abete, palle colorate, stelle, ghirlande e puntale per scartare il regalo chiuso nella stagnola ormai da due anni, un nuovo album che già dal titolo sembra voler afferrare lo spirito dei tempi: "Devastante". Emblematica la copertina con il trio formato da Eddy Veerus, Roberta Branchini e Federica Napoli, seduto sulle tettoie fatiscenti di un "Meazza" in abbandono. "San Siro è la scala del calcio" ribadiscono. "Abbiamo provato a chiederci cosa ci lega a quel posto: le partite e le emozioni di quei 90 minuti, le salamelle pre o post partita, le scalinate infinite ma non solo, è il posto più grande dove suonare, il punto di arrivo per ogni musicista. Il pensiero che possa essere abbattuto ci dispiace molto". Tutto trova posto in "San Siro" assieme al "feat" di Jake la Furia. "Un amico, uno storico rapper ma soprattutto un milanese e un milanista doc che ha raccontato perfettamente il suo San Siro".

Nell’album ci sono pure Vegas Jones, Chadia Rodriguez, Stash, J-Ax... Un artista che avreste voluto coinvolgere?

"Solo a disco chiuso abbiamo pensato che Jovanotti si sarebbe sposato molto bene con questo progetto. Fra l’altro al momento sta collaborando proprio con i nostri produttori Merk & Kremont. Un altro con cui, invece, non ci siamo trovati per incompatibilità di calendario è Frah Quintale".

Com’è stato lavorare su un pezzo di Natale con Lorella Cuccarini?

"Era la nostra prima volta. Avevamo sì cantato l’inverno in pezzi come ‘Settimana bianca’, ma non ci eravamo mai calati nel clima delle festività. È andata bene, nonostante quel tipo di pezzi nascano solitamente già con la data di scadenza".

"Devastante" in un pugno di brani?

"Oltre ai singoli pubblicati finora, metteremmo ‘No va be’ e ‘Gente de La Mañana’. Ma anche ‘La grande bellezza’ con Carl Brave e la stessa ‘Devastante’ con Myss Keta".

Fra le collaborazioni qual è la più sorprendente?

"Carl Brave romano doc che canta in milanese è tutto da ridere. Diamo per scontato J-Ax solo perché ci abbiamo già lavorato, ma solo due anni fa l’idea di averlo in un nostro album avrebbe rasentato l’impossibile".

Con lo sguardo rivolto alle classifiche internazionali, chi vi piacerebbe coinvolgere nelle vostre scorribande musicali?

"Probabilmente un produttore, senza nulla togliere a Merk & Kremont che fanno parte della famiglia (anche anagrafica visto che Giordano ‘Kremont’ Cremona è cugino di Edoardo ‘Eddy Verus’ Cremona - ndr), come Skrillex, Diplo o Calvin Harris".

Mai pensato a Sanremo?

"In passato sì, ma forse saremmo stati fuori contesto. Oggi le cose sono cambiate, anche se questo album ha un’anima molto ‘club’ e forse per il palco dell’Ariston avremmo dovuto scrivere qualcosa di diverso".