Cinema, l'Orso d'oro di Berlino parla romeno

La satira di "Bad luck, banging or loony porn" di Radu Jude trionfa nella storica rassegna andata in scena solo in modalità virtuale

Il regista Radu Jude

Il regista Radu Jude

Berlino - E' il film romeno 'Bad luck, banging or loony porn', una satira sulla doppia morale in tempi di video intimi che diventano virali a insaputa degli interessati, a trionfare al Festival del cinema di Berlino: il film diretto da Radu Jude si porta  a casa l'Orso d'oro alla settantunesima edizione della rassegna, "andata in scena" solo in virtuale.  La pellicola racconta di una maestra di Bucarest che deve affrontare la tempesta che nasce dalla pubblicazione online di un video dove fa sesso. La Romania è amata dalla Berlinale visto che aveva trionfato nel 2018 con 'Touch me not' di Adinia Pintilie, che era tra i giurati di questa edizione. 

Il Premio Speciale della Giuria è andato a 'Wheel of Fortune and Fantasy' del giapponese Ryusuke Hamaguchi. Secondo Orso d'argento in tre anni per il messicano Alonso Ruizpalacios, grazie a "Una pelicula de policias". L'Orso d'argento per la migliore sceneggiatura va invece al sudcoreano Hong Sang-Soo, con "Introduction"  che veniva dato come favorito. Orso d'argento per la migliore attrice a Maren Eggert protagonista del tedesco 'I'm your Man" di Maria Schrader (quest'anno il premio non era diviso tra maschi e femmine per scelta della direzione)  mentre un  premio della giuria è andato al documentario "Herr Bachmann und seine Klasse",  altro rappresentante della pattuglia di quattro film teutonici

Successo per il cinema dell'Europa dell'Est che ha surclassato quello occidentale (niente premi per i francesi Sciamma e Beauvois, mentre l'Italia non era neanche in concoro). Due premi sono andati all'Ungheria,  Denes Nagy miglior regista per "Natural Light" e Lilla Kizlinger  migliore attrice non protagonista (anche qui  nessuna distinzione di genere) per "Forest" di Bence Fliegauf.