Muti come Toscanini: concerto alla Scala l’11 maggio

L’ex direttore musicale del Piermarini salirà sul podio 75 anni dopo la serata-evento che segnò la ripartenza post-guerra

Il maestro Riccardo Muti

Il maestro Riccardo Muti

Milano - La data è particolarmente simbolica per la Scala e in generale per Milano: l’11 maggio. Quel giorno di 75 anni fa, il maestro Arturo Toscanini salì sul podio di un Piermarini ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale per dare il via alla rinascita del teatro e della città. Tre quarti di secolo dopo, tra poco più di un mese, toccherà a Riccardo Muti, che di via Filodrammatici è stato direttore musicale dal 1986 al 2005, dirigere i Wiener Philharmoniker sulle musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy, Robert Schumann e Johannes Brahms.

In realtà , si tratta solo di una coincidenza temporale: la data è stata scelta non per celebrare la ricorrenza, in un ideale parallelo tra la ripartenza post-guerra e quella post-Covid, ma più prosaicamente per incastrare i vari impegni in calendario della Scala e dei Wiener; che con Muti saranno impegnati in quei giorni in un mini-tour italiano (come annunciato sul sito ufficiale dell’orchestra austriaca) che si chiuderà al Piermarini dopo le tappe di Ravenna (il 9 al Pala De Andrè) e Firenze (il 10 al Maggio). Certo, resta la forte suggestione dell’11 maggio, sebbene le condizioni ambientali saranno diametralmente opposte: se la sera del 1946 il teatro era affollatissimo (i milanesi si misero in fila dalla mattina per accaparrarsi un biglietto), stavolta il tempio della lirica sarà quasi certamente vuoto (con concerto registrato e trasmesso in streaming, non si sa ancora su quali piattaforme).

Per Muti, si tratta del terzo ritorno alla Scala nel giro di quattro anni: la prima volta il 20 gennaio 2017 con la Chicago Symphony Orchestra, dopo 12 anni di assenza e un lunghissimo corteggiamento dell’allora sovrintendente Alexander Pereira; tre anni dopo, il 23 gennaio dopo, il bis sempre alla guida dell’ensemble statunitense. Non solo Muti, però. Il massimo dirigente scaligero Dominique Meyer sta continuando a lavorare per far sì che il tempio della lirica prosegua la sua attività, seppur tra tante limitazioni e con l’inevitabile assenza di pubblico.

Maggio dovrebbe essere anche il mese di un concerto diretto da Giandrea Noseda con orchestra e coro del Piermarini, di un recital di canto con Lisette Oropesa (la mancata protagonista della Lucia di Lammermoor del 7 dicembre 2020) e dell’opera "L’Italiana in Algeri". Il teatro sta guardando anche alla stagione autunnale, sperando che nel frattempo la campagna vaccinale di massa abbia raggiunto gran parte della popolazione: tra settembre e novembre, potrebbero andare in scena titoli come "Il barbiere di Siviglia", "Madina", "Il Turco in Italia" e "La Calisto".