Mialno, 7 aprile 2011 - Ritorni. L’italica Mietta con «Due soli» (Carosello) e Britney Spears che, dopo anni diversamente difficili, si scopre «Femme fatale» (Jive-Sony). Ragazze alla pari perché questo è il mercato globale del pop. Mietta è prodotta da Davide Tagliapietra che suona con Cristian Rigano, un top team, la pattuglia di autori coinvolge gli ottimi Niccolò Agliardi, Saverio Grandi, Kaballà. Emiliano Cecere (Ania e altri).

Da Music Farm al Grande Fratello 11, Mietta passa dal buco di serratura del reality per ricordare ciò che è stata e prepararci a quel che è e sarà. Album dalla lunga gestazione, tre anni, ben cantato, suonato e prodotto, canzoni che danno segni di vita diversa al numero tre, «Che colpa ho». Daniela Miglietta cammina sulle acque di un lavoro di qualità, ma flottante come la creme caramelle fra passato e futuro. Perché la qualità sta nella forza delle singole canzoni.

Infatti, appena compare Saverio Grandi con «Ecco perchè», il disco come un aguaplano decolla. Che poi «Fotografie» sia la sintesi del romanzo autobiografico «L’albero delle giuggiole», che si parli di Marilyn, Sakineh e altro, è importante ma anche no. O meglio, lo è in «Io no» di Cecere e Kaballà. O in «Sono come me» (Agliardi). Album di confine fra pop e canzone d’autore, paga qualcosa alle ambizioni ma giustifica una carriera e un ritorno. Mi piace la strofa di «Fra le mani e i sogni» e pure «Una vita da sprecare».

 

Britney tirata a lucido, prodotta da Max Martin e Dr. Luke, versione gold. Non so se nel mondo anglosassone basti dedicare il nuovo album ai fan («vi amo tutti!»), di certo il singolo «Hold It Against Me» aggiorna il suo sound ed è balzato al numero uno di iTunes in un giorno. In diciannove paesi del mondo. Gira bene come «Till The World Ends». Pop elettronico e dance, la vocetta post-adolescenziale della ragazza, qualche concessione hip hop e r’n’b, per non deragliare alla prima curva delle charts. Ma anche la conferma che qualsiasi successo globale può non piacere ma non è mai casuale. Se ben prodotta, Britney ha ancora, per molti, il suo perché. E si capisce benissimo il per come.