Morto Meat Loaf, la voce potente dell'hard rock americano

Aveva 74 anni. Al suo fianco, negli ultimi giorni di vita, la moglie Deborah

Addio a Meat Loaf, il cantante americano che si conquistò un seguito trasversale fra gli appassionati di rock e i fan delle sonorità più dure, hard rock ed heavy metal. L'annuncio è arrivato con un messaggio sulla sua pagina Facebook ufficiale. "È con il cuore spezzato che annunciamo che l'incomparabile Meat Loaf è morto questa sera con la moglie Deborah al suo fianco", si legge nella nota.

Aveva 74 anni. La sua carriera, avviata all'iniziò degli anni '70, fu segnata da un debutto discografico con il botto. Scritto e composto da Jim Steinman, l'album di debutto del 1977 "Bat Out of Hell" in Usa ha venduto oltre 15 milioni di copie, un dato che ne fa uno dei dischi più popolari degli Stati Uniti nel campo dell'hard rock.

Chi era

Nato nel 1947 a Dallas, in Texas, figlio di una maestra che cantava in un quartetto gospel e di un ex agente di polizia reinventatosi imprenditore e ideatore di un rimedio miracoloso per la tosse, fondò la sua prima band i Meat Loaf Soul a fine anni '60 a Los Angeles, dove si era trasferito dopo l'università. Il nome "Meat Loaf" (in italiano "Polpettone") gli venne dal soprannome affibiatogli dall'allenatore della sua squadra di football a causa del peso, già allora piuttosto imponente. 

Da subito alternò la carriera di cantante a quella di attore. Agli inizi degli anni '70 fu nel cast del musical "Hair". In seguito registrò un album di duetti con l'interprete rhythm and blues Stoney pubblicato dalla Rare Earth, etichetta sussidiaria della Motown, label monumento del soul americano. Alla fine del 1973 il ritorno su un palco teatrale: fu chiamato a fare parte della compagnia che mise in scena al Roxy di Los Angeles e a Broadway il Rocky Horror Picture Show. Nel leggendario spettacolo firmato da Richard O'Bryan interpretò le parti di Eddie (quest'ultimo ruolo che ricoprì anche nel film tratto dall'opera) e del dottor Everett Scott.

Nell'ottobre 1977, dopo alcuni singoli e video, il debutto musicale su lunga distanza, con "Bat out of hell", prodotto dallo storico musicista americano Todd Rundgren. L'album finirà per vendere oltre 43 milioni di copie in tutto il mondo, più di 15 milioni nei soli Stati Uniti. In Australia arrivò addirittura a scalzare i Bee Gees dal primo posto in classifica. E nel Paese dei canguri "Bat out of hell" è il disco più venduto di sempre.

Fra musica e palcoscenico

La carriera proseguirà fra successi e cadute, con cambi di etichetta e un avvicinamento più deciso al rock classico, allontanandosi dalle atmosfere più dure degli esordi. Ci sarà tempo persino per altri due "Bat out of hell", nel 1993 e nel 2006. Intensa anche l'attività live, con concerti ad alto tasso di spettacolarità e ricchi di trovate sceniche. Negli anni '80 riprenderà a collezionare parti in film dei generi più svariati. Vanno ricordati "Vendesi miracolo" (1992), "Fusi di testa" (1992), "Black dog" con Patrick Swayze (1998) e, soprattutto, "Fight club" (1999) con Brad Pitt ed Edward Norton. Non mancano film diventati veri e propri cult movie per un popolo più ristretto di appassionati come "Roadie" (1980) e "Motorama" (1991) con Drew Barrymore. E sempre a proposito di pellicole che hanno raccolto nel corso degli anni un appassionato seguito di fan "die hard" come dimenticare il cameo in "Tenacious D e il destino del rock" (2006) con Jet Black. Qui Meat Loaf interpreta il padre dell'attore da bambino, oltre a prestare la sua voce alla canzone con cui si apre il film "Kickapoo"

Negli anni '10 del nuovo secolo affrontò una serie di problemi di salute, che lo portarono a svenire sul palco in un paio di occasioni, oltre che durante un'intervista a una manifestazione su musica e fumetti. Grande appassionato di baseball, era un tifoso dei New York Yankees.