Gli ultimi anni amari di Gianfranco D'Angelo: sono stato dimenticato e abbandonato

A farlo soffrire le polemiche sulla sua pensione dopo un passaggio tv da Barbara D'Urso e il il divieto di entrare il chiesa per l'utimo saluto a Fabrizio Frizzi

Gianfranco D'Angelo

Gianfranco D'Angelo

Gli ultimi anni di vita di Gianfranco D'Angelo, morto ieri a Roma all'età di 84 anni, erano stati particolarmente amari. L'attore si sentiva dimentica e coinvolto in polemiche non volute o cercate come quella sulla sua pensione dopo un passaggio in tv da Barbara D'Urso nel 2018.

"Non volevo lamentarmi - aveva detto in un'intervista -  mi pento di essere andato in televisione da Barbara d' Urso a parlare di questo argomento. Lavoro da 55 anni, ho sempre lavorato, e rispetto ad altre persone la pensione che prendo non è alta. Mi hanno pregato di andare in tv, allora ci sono andato. Ma mi sono pentito, perché poi sono nati equivoci, gli opinionisti scatenano polemiche per fare ascolti. Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde: che mi lamentavo, che ci sono persone che percepiscono il minimo. Lo so bene anche io. Dico che non posso godermi quello che ho costruito. E basta". Aggiungendo che percepiva attormo ai 2.00 euro al mese ma "ho lavorato per la Rai e per Mediaset, ho fatto 51 film e convention in tutto il mondo. Eppure, pur avendo versato regolarmente tutti i contributi, non prendo una buona pensione e non so spiegarmi il perché. Mi piacerebbe essere un po’ più tranquillo a livello economico, senza pensieri per la testa, ma fa parte della vita, e poi sono scelte. Se uno stesse a casa tutto il giorno con le pantofole potrebbe pure accontentarsi della pensione"

Altra amarezza ai funerali del collega Fabrizio Frizzi: "Quando un funerale diventa spettacolo e non ti viene permesso di entrare in Chiesa per salutare un Collega che ci lascia, allora consideri che si può essere vicini alle persone anche senza essere ripresi dalla tv". Spiegando: mi hanno respinto dicendo che era una cerimonia "per pochi intimi". No comment".

L'ultimo dispiacere a teatro con la sua tournée annullata per il Covid:  "Tutti parlano delle scuole e dei cinema, giustamente, ma anche noi siamo al collasso". L'ultima amarezza di un uomo che ha regalato a tutti noi migliaia di risate.