Miguel Bosè anche complottista: "Pandemia voluta da supermiliardari"

Dopo essersi rivelato negazionista, il cantante rincara la dose

Miguel Bosè

Miguel Bosè

"Noi ragazzi di oggi, noi"...complottisti di domani, verrebbe da dire. Continuano a far discutere le teorie di Miguel Bosè, cantante e artista ma non certo virologo o epidemiologo, il quale dopo aver negato l'esistenza della pandemia da coronavirus durante la prima parte dell'intervista andata in onda sull'emittente televisiva La Sexta rincara la dose. E nella seconda parte della chiacchierata "a cuore aperto" rivela anche di essere un complottista: "Questa falsa pandemia non è nata dalla Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos". Negazionista e complottista, Miguel Bosè non finisce di stupire neppure a 65 anni.