Michele Bravi, la sua Cronaca di un tempo incerto lo porta al cinema

Il cortometraggio del nuovo singolo incanta anche alla Festa del Cinema di Roma

Michele Bravi

Michele Bravi

Applausi a Milano e applausi a Roma. Il cortometraggio di "Cronaca di un tempo incerto" di Michele Bravi ha suscitato grande entusiasmo. Anche perché è di fatto un esempio quasi unico nel panorama musicale attuale di un videoclip musicale che racconti una vera storia. Non l'artista che interpreta il brano su un palco nè il cantante in mezzo ad altre persone che viene venerato come una divinità - d'altro canto, fortunatamente, non si tratta di trap -, ma una storia raccontata attraverso le immagini e, forse per la prima volta negli ultimi decenni, un audio in presa diretta dell'artista stesso che è protagonista della storia.

Nel cortometraggio del brano "Cronaca di un tempo incerto", infatti, Michele Bravi si spoglia del ruolo di interprete della canzone e diventa protagonista assoluto della storia. "L'idea è nata dalla mia lettura del romanzo "La strada" di Cormac McCarthy - racconta il creativo, come preferisce essere definito lo stesso Bravi -, un'esperienza letteraria molto forte e violenta, un po' anche a causa della contingenza dell'attualità. Quello che stiamo vivendo è un tempo incerto nel quale non si possono fare progetti". Il cortometraggio racconta la storia dei due protagonisti padre e figlio, l'attore Sergio Albelli e appunto Michele Bravi, che si trovano a vivere in uno scenario post apocalittico esattamente come ne "La strada". "Sono tanto orgoglioso di vedere come la creatività musicale possa rompere gli argini ed entrare nel mondo del cinema con un progetto delicato e allo stesso tempo umanamente violento" racconta il cantautore umbro. 

Un progetto che di fatto rappresenta una sorta di chiusura dell'album "La geografia del buio" e che è stato sviluppato principalmente dalla creatività di Michele Bravi insieme all'art director Mary Parpinel. Un'accoppiata che ormai non sbaglia un colpo. E che potrebbe sbarcare anche al cinema: "Questo è un primo passo, sto lavorando molto col cinema. Ho chiuso un progetto che uscirà l’anno prossimo con un cast importante e sto finendo le riprese di un film che farà parte della prima opera di una giovane regista molto in gamba" assicura Bravi. Che invita tutti a pensare all'indicativo presente. "È inutile essere nostalgici col passato ed è difficile pensare al futuro, per questo faccio mio un consiglio di un mio insegnante delle superiori: la vita è solo all'indicativo presente" sottolinea.