Gianluca Grignani compie cinquant'anni: i successi e gli eccessi da rockstar

Il cantautore brianzolo è una delle icone della musica italiana degli anni Novanta

Gianluca Grignani

Gianluca Grignani

Cinque milioni di copie, un totale di oltre 250 milioni di ascolti in streaming su Spotify e la certezza di aver lasciato un segno nella musica italiana degli anni Novanta. Oggi, 7 aprile 2022, compie cinquant'anni Gianluca Grignani. Una delle figure maggiormente controverse del mondo della musica italica degli ultimi quarant'anni.  "La fabbrica di plastica" è il suo album che ha raccolto il maggior successo di critica, ma è con "Destinazione paradiso", suo primo disco, che il grande pubblico ricorda Gianluca Grignani. "Un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo" è probabilmente fra le strofe più cantate, soprattutto in occasioni di gite scolastiche o falò sulla spiaggia. Che dire poi di "Falco a metà" e "La mia storia fra le dita"? Hit assolute che ricordiamo, molti di noi anche a memoria, ancora oggi. 

L'album "Destinazione paradiso"

Quel disco, uscito nel 1995, ha rappresentato per milioni di adolescenti il primo contatto con il rock all'italiana, con canzoni fatte di considerazioni esistenzialiste nelle quali in tanti potevano immedesimarsi. E infatti in un solo anno vende ben due milioni di copie. L'anno seguente ecco il disco che lo incorona rockstar: "La fabbrica di plastica". Il brano omonimo è stato in seguito decretato dalla rivista "Rolling Stone" la miglior canzone rock italiana. Abbigliamento trasandato e vestiti larghi in puro stile anni Novanta, capelli lunghi, sguardo di chi sfida il mondo e le convenzioni: Gianluca Grignani era l'idolo di ragazzini e ragazzine. Il successo, si sa, può essere un'arma a doppio taglio e così Grignani a soli 24 anni si ritrova a dover portare sulle proprie spalle il peso di essere considerato il menestrello di un'intera generazione. Il cantautore brianzolo scompare così per un po' dalle scene e sulle sue condizioni di salute iniziano a fiorire anche leggende metropolitane non proprio lusinghiere. Accompagnate anche da qualche scivolone di troppo, come l'abuso di alcol e alcune magre figure urante il "Fabbrica di plastica tour". Grignani però continua a fare musica e nel 1998 esce "Campi di popcorn" ed è dell'anno successivo "Il giorno perfetto", brano con il quale partecipa al Festival di Sanremo per la seconda volta - la prima era stata con "Destinazione paradiso" - e che dà il titolo alla sua prima raccolta di successi.

Tra alti e bassi il rocker della Brianza continua a sfornare brani - alcuni discutibili e passati quasi inosservati, altri discutibili ma di successo come "L'aiuola" -, partecipa a film - come "Branchie" tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti - e purtroppo anche eccessi, compreso l'uso di cocaina. La musica però rappresenta la sua ancora di salvataggio e nel 2008 lo troviamo di nuovo sul palco del Teatro Ariston con "Cammina nel sole", canzone di certo non indimenticabile ma che comunque gli restituisce una certa popolarità. 

Nonostante non raggiunga sempre il grande pubblico, Grignani continua a lavorare anche negli anni seguenti scrivendo brani e firmando progetti interessanti. Sino al 2022, anno nel quale torna sul palco del Festival di Sanremo in duetto con Irama, compie cinquant'anni e, a ottobre, torna in concerto per celebrare i 25 anni de "La fabbrica di plastica".