Freddie Mercury, 30 anni senza la voce dei Queen: cosa ci ha lasciato

Dai grandi successi a quel Live Aid rimasto nella storia

Freddie Mercury

Freddie Mercury

Per il padre è sempre stato Farrokh Bulsara, per il mondo è stato, è e sempre sarà Freddie Mercury. Esattamente trent'anni fa il leader dei Queen, di fatto il primo vero gruppo vocale della storia del rock mondiale, se ne andò lasciando milioni di fan orfani di un punto di riferimento. 

Chi era Freddie Mercury

Farrokh Bulsara è nato a Zanzibar il 5 settembre 1946 ed è stato un cantautore, compositore, musicista e polistrumentista frontman dei Queen, la band che aveva fondato nel 1970 insieme a un altro genio assoluto, il chitarrista Brian May, e al batterista Roger Taylor. A loro poco dopo si era unito il bassista John Deacon. Impossibile riassumere 

Chi era davvero Freddie Mercury

Archiviati i dati biografici, Freddie Mercury si può definire come un genio in stile Leonardo da Vinci. Già, perché il cantautore e artista ha avuto il merito di inventare cose che nessuno prima di lui si era mai avventurato a fare.  Il brano "Bohemian Rapsody" ne è un esempio, ma non solo. La collaborazione con la soprano Montserrat Caballé è stata rivoluzionaria: mai prima di allora un leader di una rock band aveva messo in atto una sinergia del genere. E anche il duetto virtuale fra la soprano e la rockstar dopo la morte di Freddie è stato qualcosa da brividi.

Il Live Aid

Lo stadio di Wembley in delirio e quel "Eeeeeh Ooooh" che dal palco si irradia a tutto il pubblico: il Live Aid del 1985 è tutto lì. Tutto riassunto in quella star assoluta che torna dopo un periodo di crisi, si riprende la scena e il pubblico non può che adorarla. E la sua band, composta da artisti come oggi ce ne sono davvero pochi al mondo, seguirla in tutto e per tutto. Quello del 13 luglio del 1985 è stato il più grande evento benefico live di tutti i tempi, visto che si è tenuto in contemporanea a Londra e a Philadelphia. E Freddie Mercury con i Queen era sul palco a impreziosirlo. Con la sua voce, con la sua grinta, con quella presenza magnetica sul palco.

I suoi amori

Mary, i gatti e Jim. In una vita costellata di eccessi - le sue feste erano diventate fra gli anni Settanta e la metà degli Ottanta decisamente leggendarie proprio perché di freni inibitori pare ce ne fossero davvero pochi -, Freddie Mercury aveva alcuni significativi punti di riferimento. In primis Mary Austin, unica donna che l'artista abbia mai amato e che con il passare del tempo si è trasformata da compagna a migliore amica e confidente. Proprio lei gli è stata sempre accanto, anche ben oltre la fine della loro storia d'amore. Poi Jim Hutton, il fidanzato ufficiale del performer oltre i numerosi flirt. E infine i gatti. Freddie Mercury amava i felini, tanto da aver acquistato, sembra, una casa con una stanza per ognuno di loro.

Cosa ha lasciato Freddie Mercury

Voce e canzoni sono l'eredità più scontata che Farrokh Bulsara ha lasciato al mondo. Capolavori senza tempo, che continuano a emozionare anche chi non ha mai potuto assistere dal vivo a un concerto dei Queen. Ma non solo. Freddie Mercury ha lasciato un'idea di talento che andrebbe, anzi va assolutamente, riscoperta. Talento come studio continuo, ma anche come curiosità. Freddie Mercury era una rockstar senza dubbio, ma coltivava anche numerose passioni. Come la lirica, il che nell'immaginario comune non si addice a un re degli eccessi. Eppure questo lo ha fatto diventare immenso. Così come è immenso Brian May, uno scienziato prestato alla chitarra. Due personalità differenti, a tratti opposte, ma che non si sono mai fermate e hanno sempre messo passione e impegno in ciò che hanno fatto.