Io, rapper nella bocca della "Tigre". Ma a Mina non potevo dir di no...

Frankie hi-nrg mc sul palco del Ponchielli di Cremona in una celebrazione del mito, da Amor mio a Insieme

Frankie hi-nrg mc, rapper e produttore discografico

Frankie hi-nrg mc, rapper e produttore discografico

Cremona - Tigre contro tigre. Mina e il suo mito, due entità che scivolano una sull’altra, come una foto sul suo negativo giovedì prossimo al Ponchielli di Cremona grazie a “80VogliaDiMina”, celebrazione dell’epopea di “Amor mio”, “Insieme”, “Grande, grande, grande”, “Acqua e sale” impreziosita dalle presenze di Nek, Audio 2e Frankie hi-nrg mc, assieme ad Erica Boschiero, Roberta Giallo, Giua, Giulia Mei, Giada Mercandelli, Susanna Parigi, Giuseppina Torre e Greta Zuccoli. Un viaggio tra i sentimenti di tre generazioni irrobustito dai suoni di Davide Tagliapietra e Manuel Boni alle chitarre, Linda Pinelli al basso, Andrea Polidori alla batteria, Riccardo Sasso a piano e tastiere, ma anche i dodici elementi dell’Ensamble dell’Orchestra Filarmonica Italiana.

Frankie, perché ha accettato? "Dire di no alla celebrazione di un’artista meravigliosa nella città che l’ha accolta quando aveva solo tre anni e ‘fatta propria’, su un palco straordinario come quello del Ponchielli, sarebbe stato qualcosa di cui pentirsi. Lo strano non è che io abbia detto di sì, ma che me l’abbiano chiesto".

Se l’è posta la domanda: e adesso cosa m’invento? "Indubbiamente un rapper come me è abbastanza atipico per quel tipo di repertorio, ma nella rielaborazione che ho in mente chiederò il sostegno del pubblico".

Con il rap la Signora aveva già avuto un incontro grazie a ‘Nella bocca della tigre’, l’album-tributo realizzato sette anni fa da Mondo Marcio. "Gian Marco (Marcello, Mondo Marcio, ndr ) è un artista che ha testa e cuore, stesse caratteristiche del ‘progetto Mina’ e, quindi, assolutamente in armonia. D’altronde è difficile circoscrivere il territorio di Mina. Lei è un’ubriacatura di talento, di versatilità, di disponibilità nel prestarsi alla scoperta di territori inesplorati; dalla canzone alla chanson, dalla musica sudamericana a quella napoletana. Una voce che ci ha fatto volare nelle bolle blu come sprofondare nell’infinito".

Ognuno ha la sua Mina. Qual è la sua? "La mia è molto composita. La Mina de ‘Le mille bolle blu’, di ‘Parole parole’, de ‘La banda’, ma pure quella di ‘Anche un uomo’. O, ancora, quella dello spot della popolare cedrata".

Ad essere pignoli non sarebbero 80, ma 81. "Inutile star lì a fare i contabili, soprattutto quando si parla dell’età di una signora avvolta nel mito che, notoriamente, non ha tempo".

Lei cos’altro sta facendo in questo momento? "Solo due giorni fa è uscito un album con 24 remix de ‘Il Boom’, l’ultimo singolo di Jovanotti. In quello firmato da Rivaz & Botteghi c’è una mia strofa. Fra qualche giorno arriva, invece, un nuovo mixtape ‘Dead poets’ di Dj Fastcut. Diciamo che nell’arco di una settimana mi sono regalato l’uscita più pop e quella più underground della mia carriera. Mina stessa ci ha mostrato come si può passare da un ambito all’altro senza perdere la propria personalità".