Festival di Venezia 2021, ecco la madrina Serena Rossi

L'attrice: "Noi del cinema non viviamo in una bolla, nel mio discorso parlerò della realtà che ci circonda"

Serena Rossi, la madrina del festival di Venezia

Serena Rossi, la madrina del festival di Venezia

Il volto di Venezia 78, l'edizione della ripartenza e del riscatto del Festival del cinema di Venezia che apre oggi alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con Roberto Benigni Leone d'oro alla carriera, è Serena Rossi.

Eclettica, solare, popolare in tv tra programmi d'intrattenimento e fiction sin dai tempi di “Un posto al sole” e al cinema, l'attrice è l'esempio di quella nuova generazione di interpreti che sanno fare tutto e bene, cantante, conduttrice, attrice come Anna Foglietta che l'ha preceduta o Paola Cortellesi, per fare due esempi. “Non importa quanto è grande lo schermo, importa la libertà d'artista che segue i progetti cui crede e si impegna al massimo sempre”, dichiara di sfuggita mentre prepara il suo discorso per la cerimonia di apertura del festival. Madrina della Mostra del cinema di Venezia (1-11 settembre), spetta a lei introdurre questa edizione. “Scrivo e riscrivo il testo da settimane, me lo ripeto mentre faccio la spesa o preparo la cena”, dice con quella simpatia che è uno dei suoi tratti caratteristici. I testi di solito sono aulici, l'importanza del cinema, il valore dell'opera, i grandi autori: “Sì ma non siamo in una bolla, comincia un'avventura bellissima tra decine di film di tutto il mondo, ma questo mondo è in fiamme e io sento di dover dire anche questo, magari uscirò fuori dai canoni ma sento di doverlo fare. La Mostra è un evento culturale, ma questo palcoscenico della Sala Grande del Palazzo del Cinema offre anche l'occasione per parlare della realtà che ci circonda e alla quale noi del cinema non siamo indifferenti solo perché viviamo in una bolla e tanti film ne saranno ulteriore testimonianza, affrontando temi come la violenza di genere, le guerre dimenticate, la dimensione esistenziale dei rifugiati e tanto altro”.

Trentasei anni proprio ieri, Serena Rossi non nasconde l’emozione per il suo ruolo: “Torno a Venezia dopo essere stata in concorso con "Ammore e malavita" dei Manetti Bros - dice -. Ricordo quell'emozione, ma certo la cerimonia di apertura sarà altro e ancora più potente. Ho rivisto tutti i video delle madrine che mi hanno preceduto, ma è chiaro che poi sarò me stessa come sempre e che è inutile fare paragoni, perché ogni Mostra è a sé. Ogni edizione respira, come è giusto, l'aria del tempo e questo è così in bilico tra ripresa e un contesto drammatico che sembra non darci tregua”. Quello che è sicuro è che Serena non abbia preso sottogamba il suo ruolo: “Sarò qui tutto il periodo della Mostra e cercherò di non perdere un film, ne farò scorpacciata”. E anche di red carpet, “perché anche il glamour di Venezia mi piace”, ammette già sicura del look scelto e che ha affidato a Giorgio Armani

Ama lavorare in squadra, “ho una vocazione come coach motivazionale, mi piace spronare chi sta con me ed è parte di un progetto piccolo o grande che sia. Ed è per questo che del mio lavoro la cosa che preferisco è il set con le sue emozioni, tensioni, pause ma grande fratellanza perché tutti hanno l'obiettivo comune di fare al meglio”. Ed è proprio con questo spirito che Serena affronterà questo festival, con la volontà di non risparmiarsi e la voglia dare sempre il massimo.