Da Raffaella Carrà al Festival di Sanremo: le gaffe dell'Eurovision 2022

Gli omaggi proprio non riescono nè alla Rai nè all'organizzazione della manifestazione europea

Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika all'Eurovision 2022 di Torino

Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika all'Eurovision 2022 di Torino

Non è l'anno degli omaggi, all'Eurovision Song Contest. Da un lato quello, decisamente mal riuscito, a Raffaella Carrà e dall'altro quello, fatto ma non mandato in onda, al Festival di Sanremo. All'interno di una macchina organizzativa che da più parti è stata, peraltro a ragion veduta, quasi perfetta qualche crepa è fisiologica. Può capitare, insomma. Il problema, però, è che quando queste crepe riguardano due istituzioni della cultura pop italiana sembrano voragini. E tanto Ebu, ovvero la  European Broadcasting Union che si occupa di gran parte dell'organizzazione dell'Eurovision Song Contest, quanto Rai hanno aperto due voragini nell'edizione dell'Eurovision 2022 di Torino.

La prima riguarda il non omaggio a Raffaella Carrà. La regina delle showgirl internazionali, che peraltro si è molto battuta per la valorizzazione dell'Eurovision Song Contest quando ancora in pochi avevano intuito il potenziale di una rassegna del genere, è stata omaggiata nella prima semifinale con una semplice coreografia di una ventina di secondi sul ritornello del brano "Fiesta". Poco. Troppo poco per un'artista come Raffaella Carrà. Se in questo caso la responsabilità è di Ebu, quindi della "casa madre", quello che è accaduto durante la seconda semifinale è tutto "home made". La Rai, infatti, proprio in coincidenza con l'omaggio di Laura Pausini al Festival di Sanremo è andata in pubblicità. Il risultato? Nessuno ha potuto vedere quel momento. Che nella scaletta era ampiamente previsto.