Maneskin all'Eurovision, è negativo il test anti droga di Damiano

Lo comunica l'European Broadcasting Union: "Riteniamo chiusa la questione e auguriamo ai Maneskin un enorme successo"

I Maneskin al loro arrivo in Italia

I Maneskin al loro arrivo in Italia

Rotterdam - Due giorni di accuse, polemiche e richieste di squalifiche, che si risolvono in un niente: Damiano David non ha fatto uso di droghe. A dirlo è il test anti droga a cui il frontman dei Måneskin si è sottoposto volontariamente per mettere a tacere le accuse - soprattutto francesi - di aver "sniffato" cocaina durante la finale di sabato sera in diretta tv. E ora la band romana può godersi la vittoria dell'Eurovision 2021. 

I Maneskin al loro arrivo in Italia
I Maneskin al loro arrivo in Italia

"A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room dell'Eurovision Song Contest Grand Final di sabato 22 maggio, l'European Broadcasting Union (EBU), come richiesto dalla delegazione italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili. Un test antidroga è stato anche intrapreso volontariamente nella giornata di oggi dal cantante del gruppo Måneskin che ha dato esito negativo visto dall'EBU". Lo comunica la stessa European Broadcasting Union, mettendo ufficialmente fine alle polemiche.  "Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione", scrive l'Ebu. Che aggiunge: "Siamo allarmati dal fatto che speculazioni inesatte che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l'esito dell'evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i Måneskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l'ora di lavorare con il nostro partner italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno". 

Ora I'talia può continuare serenamente la corsa alle candidature delle città pronte a ospitare l'Eurovision Song Contest, che torna nel nostro Paese dopo 31 anni (dalla vittoria nel 1990 di Toto Cutugno). Si sono già fatte avanti Roma, Torino, Milano, Rimini.

La Francia fa marcia indietro

Era stata la Francia, arrivata seconda con Barbara Pravi, ad avanzare l'ipotesi dell'eventuale squalifica della band romana, a seguito di un video che mostrava il cantante chino sul tavolo. Ma dopo un giorno anche questa richiesta si è sgonfiata. La Francia on ha "alcuna intenzione di sporgere un reclamo" nei confronti della vittoria dei Maneskin, ha dichiarato la numero uno di France Télévisions, la tv pubblica francese, Delphine Ernotte, intervistata dal quotidiano Le Parisien.  "Il voto è estramemente chiaro in favore dell'Italia. Non ha rubato la sua vittoria ed è questo ciò che conta". 

La polemica era sfociata anche in vero e proprio odio social. In Francia c'è chi ha pensato bene di esultare per la tragedia di Stresa, parlando di "karma" dopo la vittoria dei Maneskin: "L'Italia ha vinto l'Eurofestival per una pista (in realtà un gioco di parole sulla presunta e negata striscia di cocaina che avrebbe tirato, sempre secondo i francesi, Damiano David) e il giorno dopo perde una funivia per la stessa ragione". Sui commenti di antisportività, Delphine Ernotte ha aggiunto: "Vogliamo vincere, ma l'anno prossimo andremo con piacere in Italia. E vinceremo con lealtà, senza bisogno di reclami". La cantante Pravi, dal canto suo, ha glissato sin da subito: "Non mi importa granché - ha detto -, sono cose che non mi riguardano. Quel che è reale, è che i Maneskin sono arrivati primi grazie al voto della giuria e del pubblico. Dopodiché, se si drogano, se si mettono le mutande al contrario o chissà che non è una questione che mi riguarda". 

Il rientro in Italia dei Maneskin

"Si sta benissimo. Tira un bel vento di cambiamento. Sì, vincere il titolo ci ha dato davvero tante belle emozioni e sensazioni". Così i Maneskin al rientro all'aeroporto di Fiumicino dopo il successo all'Eurovision Song Contest. "Bellissima poi l'accoglienza ricevuta qui in aeroporto. Ci rende davvero fieri ed orgogliosi di aver rappresentato il nostro Paese e di ricevere tutto questo calore da parte delle persone. Ricevere poi complimenti e supporto da parte dei colleghi, soprattutto da quelli con più esperienza - ha sottolineato Damiano -, è molto bello perché ti fa sentire il rispetto di chi fa il tuo stesso lavoro ma da molti più anni di te come, ad esempio, Skin, Gianni Morandi, Ramazzotti, Manuel. Insomma, grandissimi artisti che hanno fatto la storia della musica del nostro Paese. Sentirci rispettati da loro è anche questo un grandissimo risultato per noi. Una dedica in particolare? Sicuramente al nostro pubblico e a tutte le persone che hanno lavorato con noi".