Eurovision Song Contest, tutti i piazzamenti dell'Italia

Solo tre vittorie, con Gigliola Cinquetti, Toto Cutugno e i Maneskin

Eurovision 2021 incorona i Maneskin (Ansa)

Eurovision 2021 incorona i Maneskin (Ansa)

Vincitore ad ogni partecipazione al Festival di Sanremo, quasi vincitore all'Eurovision Song Contest. Se il mondo della musica italiana è alla ricerca di un "uomo della Provvidenza" per bissare il successo dei Maneskin all'Eurovision Song Contest 2021, quell'uomo non può che essere Mahmood. Il rapper e cantautore del Gratosoglio è riuscito ad entrare nel giro di pochi anni nel novero degli artisti più seguiti e accreditati in Italia e a maggio sarà insieme a Blanco, altro giovanissimo fenomeno della scena trap italiana, il rappresentante dell'Italia all'Eurovision 2022. Che si terrà a Torino grazie alla vittoria dei Maneskin durante l'ultima edizione della manifestazione. 

Le vittorie

L'Italia ha conquistato il successo all'Eurovision soltanto tre volte nella storia della manifestazione: nel 1964 con Gigliola Cinquetti e la sua "Non ho l'età" e nel 1990 con Toto Cutugno e la sua "Insieme: 1992". 

I piazzamenti

Vittorie, ma non solo. Dal 1956 a oggi, nella lunga storia della rassegna musicale, sono state numerose le delusioni per la compagine italiana. Delusioni, già. Vista la notevole tradizione musicale del Belpaese, infatti, è sempre lecito aspettarsi il podio dall'Italia. Ma il più delle volte non è stato così. Al netto della prima edizione, quella del 1956, dove era stato proclamato soltanto il vincitore - le italiane Franca Raimondi con "Aprite le finestre" e Tonina Torrielli con "Amami se vuoi" avevano concluso rispettivamente all'ottavo e quinto posto - e dove ogni Paese portava in gara due concorrenti, è sempre stato un solo artista - o duo - a rappresentare ogni nazione nella competizione. Ecco i piazzamenti dell'Italia nella storia dell'Eurovision: Nunzio Gallo con "Corde della mia chitarra" sesto nel 1957, Domenico Modugno con "Nel blu dipinto di blu" terzo nel 1958 e con "Piove" settimo l'anno successivo, Renato Rascel con "Romantica" ottavo nel 1960, Betty Curtis con "Al di là" quinta nel 1961, Claudio Villa con "Addio, addio" nono nel 1962, Emilio Pericoli terzo con "Uno per tutte" nel 1963, Bobby Solo quinto con "Se piangi, se ridi" nel 1965, Domenico Modugno diciottesimo con "Dio, come ti amo" nel 1966, Claudio Villa undicesimo con "Non andare più lontano" nel 1967. Questa edizione è di fatto l'ultima a vedere gli "urlatori" italiani in gara. Nel 1968 a partecipare, piazzandosi decimo con "Marianne", è stato il cantautore Sergio Endrigo. Nel 1969 Iva Zanicchi è giunta quattordicesima con "Due grosse lacrime bianche", mentre gli anni Settanta sono iniziati con l'ottavo posto di Gianni Morandi e la sua "Occhi di ragazza". Poi è toccato a Massimo Ranieri, quinto con "L'amore è un attimo" nel 1971 e tredicesimo nel 1972 con "Chi sarà con te", a Nicola Di Bari, sesto con "I giorni dell'arcobaleno" nel 1972, Gigliola Cinquetti - grande ritorno peraltro -, seconda con "Sì" nel 1974, Wess e Dori Ghezzi, terzi con "Era" nel 1975, Al Bano e Romina, settimi con "We'll live it again" nel 1976, a Mia Martini, tredicesima con "Libera" nel 1977, ai Ricchi e Poveri, dodicesimi con "Questo amore" nel 1978, ai Matia Bazar, quindicesimi nel 1979 con "Raggio di luna". Alan Sorrenti con "Non so che darei" e il suo sesto posto apre gli anni Ottanta. Nel 1983 Riccardo Fogli con "Lucia" si piazza undicesimo, nel 1984 il duo Alice e Franco Battiato quinto con "I treni di Trozeur", nel 1985 Al Bano e Romina settimi con "Magic oh magic", nel 1987 Raf e Umberto Tozzi terzi con "Gente di mare", nel 1988 Luca Barbarossa tredicesimo con "Ti scrivo (Vivo) e nel 1989 Anna Oxa e Fausto Leali noni con "Avrei voluto". Gli anni Novanta vedono, dopo la vittoria di Toto Cutugno, piazzarsi settimo Peppino Di Capri con "Come è ddoce 'o mare" nel 1991, quarta Mia Martini con "Rapsodia" nel 1992, dodicesimo Enrico Ruggeri con "Sole d'Europa" nel 1993, quarti i Jalisse con "Fiumi di parole" nel 1997. Balza all'occhio come in diversi casi il brano in gara sia stato diverso da quello con cui i cantanti si erano qualificati. E forse anche questo giustifica i bassi piazzamenti in classifica. Le partecipazioni dell'Italia sono poi proseguite nel 2011 con Raphael Gualazzi, secondo con "Madness of love", nel 2012 con Nina Zilli, nona con "L'amore è femmina", nel 2013 con Marco Mengoni, settimo con "L'essenziale", nel 2014 con Emma, ventunesima - peggior piazzamento in assoluto - con "La mia città", nel 2015 con Il Volo, terzo con "Grande amore", nel 2016 con Francesca Michielin, sedicesima con "Nessun grado di separazione", nel 2017 con Francesco Gabbani, sesto con "Occidentali's Karma",  nel 2018, con Ermal Meta e Fabrizio Moro quinti con "Non mi avete fatto niente", e nel 2019 con Mahmood, secondo con "Soldi".