Terence Hill lascia "Don Matteo": l'emozione dell'ultima scena. E ora tocca a Raoul Bova

Dopo tredici stagioni e a oltre venti anni dalla prima puntata l'attore dice addio al personaggio. La commozione sul set. Il nuovo protagonista si chiamerà don Massimo

Il saluto del cast e della troupe a Terence Hill

Il saluto del cast e della troupe a Terence Hill

Il momento è arrivato. Terence Hill ha detto addio a "Don Matteo". E' stata infatti girata l'ultima scena nei panni del celebre parroco. La fiction rappresenta un vero e proprio unicum nella storia della tv italiana dagli anni Duemila. Un successo raccontato chiaramente dai numeri: oltre 250 episodi all'attivo e 20 anni dalla messa in onda della prima puntata. La serie (prodotta da Luca e Matilde Bernabei in collaborazione con Rai Fiction) è infatti una delle più amate e longeve del piccolo schermo, un appuntamento cult del palinsesto Rai. Emozione evidente, non solo per l'attore, oggi 82enne, ma anche tra gli addetti ai lavori. "Terence ci lascia": questa è la frase che sabato serpeggiava tra i membri della troupe, nella chiesa di Santa Eufemia a Spoleto, set della sua ultima scena. Terminate le riprese un momento di festa con tutto il gruppo di "Don Matteo". Presente anche Nino Frassica, che nella fiction interpreta un altro storico personaggio, il maresciallo Cecchini. A prendere il testimone sarà, come annunciato negli scorsi mesi, un altro big del piccolo schermo, Raoul Bova

Le foto dell'ultimo giorno di riprese per Terence Hill nei panni di "Don Matteo"

Il saluto a Terence Hill
Il saluto a Terence Hill

Raoul Bova, nuovo protagonista di Don Matteo 13 "si chiamerà Don Massimo" ha detto Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide nella diretta di W l'italia su Rtl, confermando così le indiscrezioni uscite nei mesi scorsi. "Il nome l'ho scelto io - ha detto Raoul Bova in collegamento telefonico e abbiamo avuto la benedizione di Terence". Nella serie "non si parla di rimpiazzo ma di una storia che continua, il personaggio di Terence sceglie don Massimo ("che non porterà la tonaca" rivela Bernabei) perché pensa che abbia i requisiti per portare avanti il suo modo di intendere la vita e parlare con la gente", spiega Bova. L'attore romano, 50 anni, è sul set già da diversi giorni per respirare "l'aria del set, abbiamo fatto prove costume e trucco e le letture, domani c'è il primo ciak domani ed è come se fosse la prima volta. Per me è come la staffetta della 4x100. Mi sta per arrivare questo testimone in grande velocità e io spero di dare il massimo per arrivare a vincere".

Il saluto del cast e della troupe a Terence Hill
Il saluto del cast e della troupe a Terence Hill

Andare prima nei luoghi di lavorazione è stato per lui "un avvicinamento progressivo verso il ruolo, e c'è don Carlo che mi segue in questo percorso, anche spirituale. Perché non è un approccio solo sul copione ma è un entrare dentro il personaggio, aprire il cuore e l'anima a queste situazioni. La magia di don Matteo sembra semplice sulla carta ma escono fuori delle componenti molto importanti a livello di principio umano e di valori". Bernabei "ha forse colto in me l'esigenza di fare un passo verso un ascolto, verso un personaggio che mi desse la possibilità di fare dei cambiamenti. Io guardo a questi con grande curiosità e serenità. Anche per dare al pubblico un personaggio positivo che possa far andare a letto le persone con una speranza in più". Comunque continua il percorso della Lux con Terence Hill: "l'anno prossimo - spiega Bernabei - faremo insieme due film".