Un Padre: Kevin Hart, Matthew Logelin e una tenera storia di rinascita dopo il dolore

Dopo il successo del suo libro autobiografico, la storia di Matthew Logelin diventa un film Netflix

Kevin Hart in una scena di Un padre - Fatherhood

Kevin Hart in una scena di Un padre - Fatherhood

È una tenera biografia che unisce la profonda tristezza della perdita con le gioie della paternità quella raccontata da Matthew Logelin nel best-seller autobiografico "Two Kisses for Maddy: A Memoir of Love and Loss". Ora la sua incredibile storia approda su Netflix in una commovente commedia con protagonista Kevin Hart, "Un padre – Fatherhood". Quello che Matt Logelin realizza è il toccante racconto del primo anno di vita di sua figlia Maddy, un anno pieno di felicità ma anche di profondo dolore, perché la nascita della piccola ha coinciso con la morte dell’amore della sua vita, la giovane moglie Liz.

La storia d’amore tra Matthew e Liz inizia nel 1996, e si potrebbe definire una storia da fiaba. Famiglie felici, un compatto gruppo di amici, un buon lavoro e una casa nuova dove costruire la loro vita insieme. Arrivano anche il matrimonio e la gravidanza . Dopo qualche mese, però, ecco le prime complicazioni. Quelle che partono come normali nausee mattutine si trasformano in episodi ben più pesanti, dove Liz non riesce a mandare giù nemmeno un boccone. Perde peso e si disidrata, e naturalmente il suo stato si ripercuote anche sul bambino che porta in grembo. Inizia così un difficile periodo, prima con l’obbligo di rimanere a letto per riposare e riprendere le forze. Ma le sue condizioni non migliorano e deve essere ricoverata in ospedale.

Dopo un paio di settimane in cui c’è la parvenza di una ripresa, Liz peggiora rovinosamente. È necessario un parto d’urgenza e il bambino – che si scoprirà essere una femmina, la piccola Maddy – nasce prematura di sette settimane. Quello che i dottori capiranno solo successivamente, è che Liz era stata colpita da un’embolia polmonare che ne ha causato la morte subito dopo il parto. Matthew si ritra così a dover affrontare una doppia sfida: il dolore per la scomparsa prematura della moglie e una fragile neonata di cui ora è l’unico tutore e di cui deve prendersi cura. Una situazione decisamente non facile in cui è comprensibile cadere nella disperazione e si lasciarsi andare. L’amore per la figlia, però, lo costringe ad andare avanti e riprendere in mano la propria vita.

In neo papà si rifiuta di chiudersi in sé stesso e decide di raccogliere tutte le sue forze per dare a Maddy la vita che merita. Così Matthew racconta di come il dolore si sia mescolato alla gioia mentre la bambina cresceva sotto le sue cure e iniziava a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Passati ì primi mesi – con tutte le scoperte, le preoccupazioni e le prime volte che un genitore single può affrontare – Matthew, complice l’inizio dell’asilo per Maddy, riprende il lavoro e i rapporti con gli amici iniziando, inoltre, a parlare in rete con altre persone che si erano trovate nella sua stessa situazione. E l’essere capito così nel profondo gli diede la forza di riaprirsi alla socialità e continuare a vivere. Per Maddy e per Liz.

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