di MANUELA SANTACATTERINA - «Per fare in modo che il film fosse realmente il trionfo della parola, dovevamo fare in modo che le persone si fidassero delle nostre immagini piuttosto che del sonoro. Era necessario realizzare delle immagini sensuali per permettere al pubblico di percepirle ed emozionarsi. Spesso mi tappo le orecchie quando gli attori recitano e se vedo che mi emoziono comunque per me vuol dire che il film è riuscito». Arnaud Desplechin, tra gli ospiti della XII edizione del Rendez-Vous, il Festival del Cinema francese, racconta così a Hot Corn il suo meraviglioso Tromperie – Inganno, adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Roth con protagonisti Denis Podalydès e Léa Seydoux che vedremo in sala dal 28 aprile.
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