Riaprono cinema e teatri, ma il nodo resta il coprifuoco alle 22

A dieci mesi dall'ultimo grande stop l'Italia ci riprova, ma con regole ferree: posti preassegnati e distanziamento

C'era grande attesa tra gli spettatori ma soprattutto i gestori di cinema e teatri

C'era grande attesa tra gli spettatori ma soprattutto i gestori di cinema e teatri

Coprifuoco permettendo, la liberazione dal lockdown coinvolge finalmente anche i lavoratori dello spettacolo. Da domani infatti, lunedì 26 aprile, possono riaprire al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. Lo aveva comunicato Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il dl sulle riaperture. ma ci sono delle regole precise, che rientrano sempre nell’ottica della prevenzione, contro il dilagare della pandemia. È necessario infatti che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. 

La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. Le cose potranno poi cambiare in seguito a dati, si spera, ulteriormente positivi sul contagio. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha inserito gran parte dei protocolli approvati nelle scorse settimane da associazioni di categoria per cinema, musica, teatri. Resta il nodo più importante, quel coprifuoco mantenuto ancora alle ore 22 che di fatto pone non poche difficoltà agli spettacoli serali, specie per la stagione estiva in arrivo (le regole del Dl Covid sono previste dal 26 aprile fino al 31 luglio, con possibile deroghe possibili solo da ulteriori disposizioni del Cdm).

Da domani dunque e dieci mesi dopo il grande stop, cinquanta milioni di italiani in 15 regioni potranno tornare a pranzo o a cena fuori - e questo letteralmente, perche’ almeno inizialmente si mangera’ solo all’aperto - ma in particolare al cinema o a teatro, oltre che continuare a frequentare i negozi, andare dal parrucchiere, insomma condurre (ma ancora rigorosamente fino alle 22) una vita vagamente simile alla normalita’. Come accadeva il 15 giugno 2020, quando prendeva il via la cosiddetta “Fase 32, ultimo step del calendario di ripartenze deciso dal governo Conte dopo il lungo e drammatico lockdown di marzo e aprile.

Quanto ai cinema, a Milano Anteo SpazioCinema riapre proprio già da domani, a differenza di colleghi di altre multisala che preferiscono aspettare, puntando sui film in corsa per gli Oscar e sugli incontri con gli autori. Circa i teatri riaprono solo virtualmente: è giorno di chiusura e per allestire uno spettacolo nuovo ci vuole tempo. Il Piccolo Teatro debutta con novità il 4 maggio («Ladies football club» di Stefano Massini sulle operaie della Doyle & Walker Munizioni di Sheffield) al Teatro Studio, seguito da «A german story» di Hampton con Franca Nuti al Grassi. Il Piccolo  teatro ipotizza dal 27 al 30 aprile nella sala Grassi una serie di pubbliche anteprime.