Catcalling, Anna Falchi: "Mi fa piacere, dopo i 50 anni ce ne fossero uomini così"

La showgirl dalla parte dell'universo maschile: "Lasciamoli essere anche un po' maschi, anche un po' rozzi"

Anna Falchi

Anna Falchi

La conduttrice e showgirl Anna Falchi interviene sul caso delle molestie degli alpini al raduno di Rimini e, ospite di Un Giorno da Pecora, su Radio1, dice la sua sul catcalling. "Viva, sono contenta - commenta la Falchi -, non mi offendo per niente, dopo i 50 anni ce ne fossero. E poi magari sono pure carucci quelli che mi fischiano. Mi piace, mi fa sorridere" racconta la showgirl, che ha da poco compiuto 50 anni e confessa di non sentirsi più un un sex symbol. "Ho la crisi di mezza età, mi sento una quarantenne ma non sono più un sex symbol, ho già dato da quel punto vista". 

Una voce fuori dal coro quella della Falchi, che rivela anche alcuni degli apprezzamenti ricevuti: "L'ultima volta mi hanno detto 'sei meglio da vicino che da lontano'". Nessun maschilismo e tanto meno molestie secondo la showgirl, che precisa: "Poi ci lamentiamo che non ci sono più gli uomini di una volta, che non ci corteggiano più... certo, gli mettiamo tutta questa pressione, sono terrorizzati. Lasciamoli essere anche un po' maschi, anche un po' rozzi".

Una opinione che vede la Falchi in netta minoranza, come testimoniano le recenti prese di posizione di "vittime vip" del mondo dello spettacolo, da Aurora Ramazzotti a Vittoria Puccini, senza dimenticare il recente processo per catcalling nei confronti di due militari. 

La Falchi poi ammette di  aver provato lei stessa, in passato, ad avvicinare un uomo per strada. "Mi è capitato di abbassare il finestrino - racconta la conduttrice - , avvicinare un bell'uomo e dirgli: 'ehi, ciao bel ragazzo, dove vai senza di me?' Poi dopo sono andata via vergognandomi...".