Asia Argento: "Il suicidio di Anthony Bourdain? Litigammo via chat ma fu colpa dell'alcol"

L'attrice, intervistata da Mara Venier a Domenica In, ha raccontato alcuni dettagli delle ultime ore di vita dell'ex compagno, il celebre chef newyorkese

Asia Argento in un frame tratto da Domenica In

Asia Argento in un frame tratto da Domenica In

Asia Argento si racconta. E racconta la sera del suicidio del suo ex compagno Anthony Bourdain, il celebre chef newyorkese che si tolse la vita l'8 giugno 2018. L'attrice, figlia del regista Dario Argento, leggenda dell'horror e del thriller mondiale, ha parlato negli studi di Domenica In. Un'intervista a cuore aperto in cui Asia si è soffermata anche sulla morte di Bourdain, svelando nuovi dettagli delle ultime ore in vita del gastronomo scomparso a 62 anni.

Messaggi e chiamate

"Sì, quella sera io gli ho scritto 'non rompere le palle'. Aveva bevuto - ha ricordato Asia Argento - Anthony aveva il problema dell'acol, che avevo anche io. Quella sera era strano, petulante. Mi aveva chiamato, io ero allegra quella sera perché il giorno dopo avrei dovuto iniziare la mia avventura ad X Factor dopo gli anni difficili di Weinstein. Ma non bisogna pensare che si è tolto la vita per quello, avevamo litigato tante altre volte". Il contentuo dei messaggi dell'ultima chat fra Argento e Bourdain è stato pubblicato nelle scorse settimane dal New York Times. "Eravamo una coppia aperta - ha spiegato l'attrice ospite oggi di Mara Venier a Domenica in - quelli che hanno reso pubblici i messaggi sono avvoltoi, e sono tanti intorno ad una persona famosa. Chi li ha venduti se la vedrà con il suo karma".

Il problema, ha spiegato l'attrice e regista, di recente tornata a farsi dirigere dal padre in 'Occhiali neri', "è che quando uno è depresso sta male, e c'è una grande lezione che dobbiamo imparare tutti e credo che Anthony da lassù voglia questo: il suicidio è un gesto estremo ma chi lo fa in quel momento vuole solo sollievo, non vuole morire veramente. Cerca solo di fermare i suoi pensieri che sono troppo pesanti, troppo forti".  E "purtroppo - prosegue Asia - quando uno è in questa situazione di grande malessere mentale uno non chiede aiuto, ha paura di rompere le scatole, si vergogna. E' quello che lui non ha fatto, non ha chiesto aiuto, né a me né a sua moglie".

L'aiuto mancato

Bourdain, ha raccontato Argento, la sera della tragedia, era in compagnia di uno dei suoi migliori amici. Un fatto che rassicurò l'ex compagna, fra gli altri, del cantante Morgan, convinta che la compagnia sarebbe potuta essere d'aiuto allo chef. "Eravamo stati ubriachi altre volte tutti e due, ma quella sera c'era qualcosa di strano in lui, che non mi spiegavo. Però quella sera era col suo migliore amico, ho pensato: parlerà con lui, si sfogherà con lui, si ubriacherà con lui. Ma purtroppo non ci ha visto più".  Poi una riflessione sull'impescrutabilità dei motivi che conducono una persona a un gesto estremo tale. "Delle persone che sopravvivono al suicidio - è l'opinione di Argento - se sopravvivono, la metà non sa spiegarti perché lo ha fatto, l'altra metà per ammissione spiega che è per motivi futili".