Maria De Filippi si gode gli Amici da record. Irama: "Dedico la vittoria alla nonna"

Il cantautore brianzolo: "Sono ancora incredulo, onorato e orgoglioso. A Sanremo Giovani, nel 2016, sono stato eliminato da Ermal Meta. Qui sono venuto per rimettermi in gioco"

Irama

Irama

Milano, 13 giugno 2018 - Maria ha la febbre ma la scena è sua, intorno Irama, vincitore di Amici 17, Carmen, premio della Critica, Carmen premiata pure lei, ed Einar. Poi le riferiscono il post di Salvini (bello stare a casa con i figli a vedere un bel programma) e non si stupisce. «Quando è stato qui mi aveva confessato di essere cresciuto a pane e Amici», dice la De Filippi commentando il primo bilancio degli ascolti: 4 milioni 872 mila spettatori pari al 25.13% di share.

Ma il dato che Maria De Filippi vorrebbe far emergere è che «Amici è stata la produzione in prime time di Canale 5 più vista in valori assoluti (media: 4.008.000) della primavera 2018, superando sia “Grande Fratello” sia “Vuoi scommettere”. Anche se il sabato - sottolinea Maria - ci costringe a tener conto di un diverso pubblico a casa e a cambiare registro (è molto difficile) nel corso di una stessa puntata. Voi vedete l’energia che c’è in studio, ma il pubblico a casa è diverso e devi uscire dal talent per fare un’altra cosa e poi rientrare nel talent. Quest’anno abbiamo messo i ragazzi al centro del racconto. Poi, alla fine, abbiamo ritrovato la musica degli esordi e ne sono contenta: 4 allievi, Irama, Biondo, Carmen, Einar, ai primi 4 posti della classifica Fimi fanno piacere. I ragazzi hanno studiato 15 canzoni e 15 coreografie a puntata, è stato un lavoro pazzesco».

Sul rapporto con loro confida: «Se non hai voglia di ascoltarli sono molto distanti, se lo fai sono molto vicini. In puntata io parlo con loro con gli occhi. Hanno cantato canzoni di Tenco, Paoli, Endrigo, Emma ha scelto una canzone di Al Bano». Tutti confermano l’emozione di incontrare Gianni Morandi, Rita Pavone, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri. Di Irama Maria dice che alle prove era in paranoia. Lui dedica la vittoria alla nonna: «Sono ancora incredulo, onorato e orgoglioso - esordisce - . C’era tensione. Ho pensato tutta la finale a mia nonna, cantavo e mi emozionavo solo per lei». Poi ricorda l sua storia. «A Sanremo Giovani, nel 2016, sono stato eliminato da Ermal Meta, ma il pezzo andò bene e poi vinsi anche il Coca Cola Summer. Mi ero presentato da indipendente, era il mio primo live. Uscirono tre canzoni un disco scritto in una cameretta. Sono stato fermo un anno, poi sono venuto qua per rimettermi in gioco. In realtà avevo fatto un provino ad Amici anche nel 2015, ma non andò bene».

«Sono un simbolo dell’Antico Egitto e non solo - confida riferendosi alle piume che porta all’orecchio - . Sono una mia forza e la mia identità, fin da piccolo ne ho un sacco di piume. «Ho scritto la prima canzone a sette anni, sono cresciuto ascoltando i cantautori, “Carlo Martello” di De Andrè è stata la storia della mia infanzia, poi Guccini, “L’avvelenata”, “Autogrill”, “Vedi cara” - conclude - . Ho persino fatto la fila a un instore per conoscerlo. Ho frequentato l’hip hop con le crew sulle panchine, in strada. Sono stato influenzato da tanti generi. Nella musica e nella vita devi cercare le persone giuste, che ti vogliano bene e credono in te». Irama è un cantautore, nato a Carrara vive a Monza. E il suo album “Piume”, uscito per Warner, è primo nella classifica Fimi e virtualmente disco d’oro, i singoli da “Piume” a “Nera” sono subito andati al primo posto su iTunes, Amazon, AppleMusic, con milioni di streaming su Spotify.