Franz e le sue fughe in Valsassina "Per me è casa. Ho Barzio nel cuore"

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di Diego Vincenti

Un ragazzo di Milano. Certo. Ma cresciuto a pane e Valsassina. E infatti è da queste parti che Francesco Villa scappa ogni volta che c’è bisogno di staccare la testa. Le valigie a Barzio e poi via, su per i monti. Un amore incondizionato. Spesso condiviso sui social. Dove la passione per il lecchese si alterna alle avventure teatrali di Ale e Franz. “Comincium” l’ultimo spettacolo, fino a poche settimane fa in tournée. Dopo aver inaugurato il Lirico a Milano.

Francesco, come ha scoperto la Valsassina?

"È una zona che frequento fin da quando ero bambino.

I miei genitori mi portavano qui d’estate e io avevo tantissimi amici fra i ragazzi del luogo e i villeggianti.

Non so nemmeno quanta gente conosco in valle. È la mia casa. E alcune delle amicizie più vecchie nella mia vita sono nate da queste parti".

Venivate spesso?

"Tutti gli anni. Arrivavo il primo luglio e me ne andavo il 31 agosto, i classici due mesi estivi dei milanesi.

Quelle stagioni infinite passate in oratorio a giocare a calcio. Poi chiaramente cresci, capisci che c’è un mondo oltre al campetto.

E allora vai ad esplorare la valle, ti innamori di luoghi e di paesaggi di cui non immaginavi nemmeno l’esistenza".

Il paese del cuore?

"Barzio. Mi portavano qui e io appena ho potuto ci ho comprato casa. È il posto dove scappo. Mi dicono che cambio espressione quando esco dalle gallerie di Ballabio.

Io so solo che la Valsassina mi fa stare bene.

Per tanti motivi diversi, come dico spesso nei miei post dove cerco di promuovere il territorio. Perché non c’è solo la bellezza della valle o la semplicità della vita da queste parti.

Anche la facilità con cui la si può raggiungere da Miano è un fattore importante. Ci arrivi in un attimo e questo fa la differenza.

Lo so che ci sono altri posti bellissimi ma magari per goderteli devi stare quattro ore in macchina nel weekend".

Fuori da Barzio?

"Mi muovo ovunque. Cammino molto, me ne vado per rifugi, ai Piani di Bobbio, giro intorno a Introbio. Anche perché la Valsassina offre di tutto.

Le ciclabili sono meravigliose e ora con le bici elettriche arrivo fino a La Culmine. Prima avevo qualche difficoltà...".

Ha mai portato il suo teatro da queste parti?

"È successo per un paio d’anni di organizzare uno spettacolo per la valle, prima che il Covid bloccasse tutto.

Una serata al Palazzetto di Barzio per raccogliere fondi in favore della Cooperativa Sociale “Le Grigne“ e delle varie esigenze del territorio. Un progetto che mi piacerebbe riuscire a riprendere".

Intanto siete riusciti a organizzare Friends for Ucraina.

"La nostra onlus si occupa di aiutare queste famiglie e c’è sempre più bisogno.

Ho pensato allora a cosa potessimo fare e ho chiamato lo Spirit de Milan, che ci ha subito lasciato gratuitamente il loro palcoscenico.

A quel punto sono arrivati gli amici: Pintus, Pucci, Raul Cremona, J-AX, Paolo Jannacci. Giorgio Restelli ha poi proposto di trasmetterlo su Italia 1 e a noi è parso un buon modo per raccogliere ancora più fondi grazie agli sms solidali e alla Siae".

Come è andata invece con “Comincium”?

"Benissimo, ci ha seguito tanta gente. La cosa più emozionante è stata osservare questa voglia incredibile di andare a teatro, di stare di nuovo insieme.

Lo riprenderemo la prossima stagione. Ma credo che faremo alcune date anche in estate".

Nelle pause la si vedrà a Barzio?

"Quello sicuramente. Dove le trovi queste bellezze a due passi da Milano?

Sono posti di cui spesso non si ha nemmeno idea e invece andrebbero scoperti, condivisi, protetti. Corriamo chissà dove e poi c’è il Pizzo dei Tre Signori sotto casa.

Quindi sì, ci si vede in Valsassina. Però dovresti farmi una cortesia: scrivi per favore che chiunque voglia una dritta sul territorio, mi può mandare un messaggio su Instagram. Lo dico davvero. A me diverte fare da guida".

Allora ne approfitto: un posto dove mangiare?

"Cascina Coldognetta a Barzio. È un agriturismo ma rimane anche un po’ fighetto, senza esagerare. È il luogo ideale per fare bella figura. E, ovviamente, ci mangi benissimo".