Studiare a Brescia vuol dire occupazione: l’87,2% dei dottori trova lavoro entro un anno

Migration

Ha un tasso di occupazione dei laureati triennali a un anno dalla laurea dell’87,2% e alla sua offerta formativa negli ultimi tre anni ha aggiunto dieci nuovi corsi di studio: l’Università degli studi di Brescia continua a crescere e risponde alla richiesta di professioni al passo con i tempi. "Ascoltare il territorio, innovando". È questo il tratto distintivo dell’ateneo che nel prossimo anno accademico, oltre a celebrare i suoi 40 anni, amplierà la sua offerta formativa con tre nuovi corsi per nuove professioni: Tecniche industriali di prodotto e di processo, che si pone come obiettivo quello di formare una figura professionale nuova, centrata su temi applicativi e industriali di interesse locale, grazie ad attività didattiche esperienziali e di laboratorio; Tecniche dell’edilizia, che preparerà gli studenti all’uso delle tecnologie e dei metodi di gestione dei processi edilizi in un’area intensamente urbanizzata, che vanta un settore di produzione ampiamente consolidato e conosciuto in tutto il mondo e spazio anche all’equilibrio tra sviluppo industriale, sostenibilità ambientale e qualità della vita con il corso di laurea magistrale interateneo in Scienze per la pace, in collaborazione con l’Università di Pisa, che si propone di dare un contributo teorico e concreto alla costruzione della pace, approfondendo i significati di termini come etica, libertà, diritti, sviluppo e uguaglianza. L’università è in prima linea anche per le agevolazioni economiche garantendo ogni anno a tutti gli studenti "idonei", per merito e condizioni economiche, l’erogazione della borsa di studio, integrando i fondi statali e regionali; bandendo borse per studenti internazionali; attivando i premi di merito, con riduzioni ed esoneri sui contributi universitari e, attraverso il fondo di solidarietà, sostenendo con un sussidio economico straordinario gli studenti in difficoltà finanziarie. L’ateneo è il primo in Italia per occupabilità tra le università medie che vanno da 10.000 a 20.000 iscritti secondo la classifica Censis. Due anni fa, l’università ha attivato la magistrale a ciclo unico in Farmacia, le triennali in Sistemi agricoli sostenibili, Economia e azienda digitale e il curriculum Economia e gestione delle attività culturali del corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale nella sede di Mantova mentre nello scorso anno accademico, l’ateneo ha dato il via alle triennali in Ingegneria delle tecnologie per l’impresa digitale e le magistrali in Economia sociale e imprese cooperative e Scienze giuridiche dell’innovazione.

Federico Dedori