Rossi, arte e convivialità Millennial e Gen Z d’accordo

La ricerca Toluna analizza le attitudini dei giovani in Italia, Regno Unito e Usa "Creatività, qualità e innovazione per promuovere il legame con la cultura".

Pranzo e cena (possibilmente) fuori, rosso più che bianco, convivialità e coinvolgimento emotivo al primo posto delle ragioni per le quali Millennial (nati tra il 1985 e il 2005) e Generazione Z (fra ’72 e 2012) scelgono di bere vino. Sono i risultati della ricerca commissionata alla società Toluna da Pasqua Vini, un’indagine ad hoc per indagare gli stili di consumo e le attitudini di giovani in Italia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti, donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese. Ecco i risultati: il vino (inteso come piacere associato all’esperienza di degustazione) è percepito in maniera simile da Millennial e Gen Z, i primi trovano in questo rituale anche una gratificazione personale (Italia 33%, Regno Unito 34%, Usa 27%), mentre i secondi un modo per sentirsi più spensierati e predisposti verso gli altri (21% Italia, 28% Regno Unito, 26% Usa).

Il vino rosso è in assoluto il preferito da tutto il campione preso in esame, e trova consensi in maniera trasversale sia tra Millennial che Gen Z (in Italia 42% e 43%, in Regno Unito 33% e 39%, in Usa 42% e 39%). Nel tempo libero, le due generazioni sono concordi nel definire il pranzo o la cena fuori casa una delle loro attività preferite. Ecco perché, tra le voci che interessano di più Millennial e Gen Z negli Stati Uniti, e sulle quali si vanno a informare, il vino occupa un ruolo di primo piano (49% e 42% del campione).

Una parte rilevante degli intervistati dichiara di conoscere la denominazione Valpolicella (agevolata dall’"Italian sounding"), questo avviene siaper il panel italiano (62% dai Millennial e 44% Gen Z), che quello Usa (46% dai Millennial e 41% Gen Z) e Regno Unito (26% dai Millennial e 31% Gen Z).

Gli intervistati oltreoceano si dicono anche molto interessati al mondo dell’arte e, quando si parla di approcci non convenzionali, vedono con favore il mondo del vino legarsi a quello dell’arte (con una media di 4,23 per i Millennial e di 4,16 per i Gen Z, in una scala di gradimento da uno a cinque), poiché entrambi condividono valori come creatività (56% Millennial, 53%, 53% Gen Z), attenzione alla qualità (45% e 46%) e capacità di innovazione (38% e 27%).