Palio di Legnano, pronto il ricorso della Flora contro le sanzioni

Sotto accusa c'è un coro goliardico dai contenuti giudicati offensivi nei confronti della contrada di San Martino

I contradaioli della Flora

I contradaioli della Flora

Legnano (Milano), 24 ottobre 2018 - Alla fine, il ricorso è arrivato. La contrada sovrana La Flora ha per ora fatto tutto ciò che era in suo potere, e cioè presentare ricorso contro le pesanti sanzioni emesse dal Collegio dei giudici pochi giorni fa. Si parla di un ricorso di cui non si conoscono i contenuti, né le eventuali giustificazioni o richieste a corredo, visto che dal maniero di via Ciro Menotti non è volata una mosca, né una voce. Il silenzio del capitano Cristian Parini, a cui il Collegio dei giudici ha chiesto di riconsegnare la croce d’oro pettorale e di rassegnare le dimissioni, è assordante; anche il gran priore Fabio Molla, che gestisce appunto le sanzioni e la parte burocratica della contrada, non ha detto una parola a riguardo, mentre la castellana Anna Maria Bonito, contattata, ha risposto: «Diffonderemo un comunicato ufficiale entro breve».

Nel frattempo, però, è già passata una settimana dalla decisione del Collegio e ancora nessuna novità, se si esclude appunto la presentazione del ricorso, avvenuta entro i tempi previsti e già nelle mani dei magistrati che dovranno valutare il tutto. Le severe multe decise dal Collegio dei giudici sono dovute a un coro goliardico molto pesante e offensivo nei confronti della contrada San Martino e nello specifico di alcuni contradaioli biancoblu.

A quanto sembra, il coro sarebbe stato cantato durante i festeggiamenti per la vittoria del Palio, quindi non durante una cerimonia ufficiale: proprio qui sta il punto nevralgico della discussione e il possibile nodo del ricorso presentato dalla contrada La Flora. Le sanzioni, infatti, fino ad oggi potevano riguardare solo infrazioni al regolamento che avvengono durante le cerimonie di rito, non per le strade o nel corso di festeggiamenti informali (anche perché sarebbe impossibile controllare ogni singolo contradaiolo in ognuno dei possibili contesti). Se la sanzione e il contesto in cui è stato cantato il coro fossero entrambi confermati, la vicenda potrebbe diventare un precedente per i prossimi palii.