Ct bloccata in Iran, le atlete: "Insieme possiamo cambiare le regole"

Il caso di Samira Zargari: è rimasta in patria perché il marito le ha impedito di viaggiare

A Cortina d'Ampezzo i Mondiali 2021

A Cortina d'Ampezzo i Mondiali 2021

Cortina d'Ampezzo (Belluno), 18 febbraio 2021 - Le donne iraniane "tutte insieme" possono "cambiare le regole" che hanno impedito alla ct della nazionale femminile di sci alpino, Samira Zargari, di seguire la squadra a Cortina, dove sono in corso i Mondiali, perché il marito gliel'ha impedito. A lanciare l'appello è stata una delle gigantiste iraniane, Forough Abbasi, che è tornata sulla vicenda che ha scosso l'opinione pubblica. "Non è la prima volta che abbiamo avuto questo problema", ha dichiarato Abbasi parlando davanti alle telecamere al termine della prima manche e riferendosi a quanto successo alla sua allenatrice.

"In Iran ci sono tante donne forti che possono sicuramente cambiare queste regole e lei (Zargari, ndr) sarà più forte di prima. Siamo orgogliosi di lei, davvero". Abbasi ha aggiunto che il marito di Zargari è nato e cresciuto negli Stati Uniti, ma è un cittadino turco. "Vive in Iran da cinque-sei anni, ma conosce le leggi", ha spiegato Abbasi, la cui prestazione in pista non è stata certo da ricordare. Al termine della prima manche infatti è arrivata a quasi 25 secondi dalla prima in classifica. Secondo le leggi in vigore nella Repubblica Islamica, le donne devono avere il permesso dei mariti per avere un passaporto e, anche se in possesso del documento, gli uomini possono di volta in volta impedire loro di viaggiare.