Mondiali Cortina, incubo variante inglese: 4 casi nella "bolla"

Nessun atleta è coinvolto. Le persone risultate positive sono state immediatamente allontanate dalle strutture

La cerimonia di apertura dei Mondiali di sci

La cerimonia di apertura dei Mondiali di sci

Cortina d'Ampezzo (Belluno), 18 febbraio 2021 - La temuta variante inglese del Covid fa la sua comparsa ai Mondiali di sci di Cortina D'Ampezzo. Anche se non ha interessato direttamente gli atleti, ha comunque colpito la cosiddetta "bolla" creata all'interno della macchina organizzativa della competizione iridata. La notizia è stata diffusa da Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico Venezie di Padova, che per conto della Regione Veneto sta attuando un programma di individuazione dei ceppi del virus Sars-CoV-2 sul territorio. Nell'ultimo report quindicinale dell'Istituto emerge la scoperta di quattro campioni che contengono la variante inglese, su uno stock di sei inviati a Padova dall'Ulss 1 Dolomiti.

"I controlli sugli sportivi - ha subito spiegato la direttrice del Servizio prevenzione regionale, Francesca Russo - sono a parte, previsti con protocollo internazionale sugli atleti partecipanti". La variante va quindi ascritta alla "bolla" che sta intorno agli atleti. L'Ulss 1, in convenzione con la Fondazione Cortina, sta infatti svolgendo durante i Mondiali i controlli Covid su tutto il personale che ruota attorno alla componente sportiva dell'evento: personale di supporto, forze dell'ordine, team della Fondazione. Si tratta di 6.365 persone, giunte nella località dolomitica dal primo febbraio a oggi e sottoposte a tampone a intervalli regolari. Dei circa 20mila test eseguiti, solo 17 hanno evidenziato la positività al coronavirus e tutti su soggetti asintomatici; queste persone sono state allontanate dalla bolla; sei di questi tamponi sono stati inviati a Padova e quattro avevano la variante inglese. La percentuale dei positivi sulla popolazione dei Mondiali è dello 0,27%; sul totale dei tamponi effettuati è dello 0,085%.