John Surman e i migliori giovani del jazz

Uno dei grandi protagonisti dell’avanguardia europea sarà sabato 13 ottobre nella Sala del Conservatorio Giuseppe Verdi

John Surman

John Surman

Milano, 11 ottobre 2018 - Surman. John, inglese, uno dei grandi protagonisti dell’avanguardia europea, dagli anni ’70 ad oggi, sarà sabato nella Sala del Conservatorio Giuseppe Verdi, ore 21, per uno dei concerti più attesi della Stagione Musicale Area M - Città Studi Sound con l’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori, che coproduce il concerto insieme ad Arti e Corti. Multistrumenista, compositore, sassofonista, baritono e soprano, clarinetto basso, flauto, sintetizzatori, attraversa il London College e poi la London University, frequentando John McLaughlin, Dave Holland, Chris McGregor, Malcolm Griffits, l’orchestra di Westbrook.

L’ho incontrato per la prima volta in The Trio con Barre Phillips e Stu Martin a San Bartolomeo, Bergamo. Colpo di fulmine per un’avanguardia europea ormai identitaria, più vicina alla musica politica Novecento che alla rabbia del ghetto. E il doppio album The Trio rimane fra i capolavori di quegli anni. Surman sarà solista ospite al sax baritono e arrangiatore dei brani nel percorso di “tutoring post diploma” offerto dal progetto ai giovani musicisti, siano essi componenti nelle produzioni di Area M Orchestra sia in questa Orchestra. Me lo ricordo come libero innovatore fra Dolphy e Braxton, soprattutto al baritono e al calrinetto basso (il soprano sarà la cifra degli album Ecm). Concerto imperdibile su un palco che calcò nel Festival Jazz di Milano agli inizi degli anni ’70.