In viaggio verso lo Sponz Fest

Due mete d’agosto: palco globale per lo Ypsigrock di Castelbuono. Capossela Selvaggio in Alta Irpinia. Maschere, leggende, canti e ball

Vinicio Capossela

Vinicio Capossela

Milano, 26 luglio 2018 - Lune d'agosto. Due mete in viaggio. Il più famoso e internazionale festival alternativo italiano, Ypsigrock, dal 9 al 12 agosto a Castelbuono (Palermo). E lo Sponz Festival di Capossela a Calitri dal 21 al 26. Cominciamo dalle Madonie con un infinito programma di artisti e band per super intenditori o curiosi sotto il castello. Ultimi arrivi Bob Log III, Alfio Antico e Aama Lou, i canadesi Random Recipe che si aggiungono al cast dei quattro palchi. Ritornano The Jesus andMary Chain e le uniche date italiane di The Horrors, Aurora, The Radio Dept., Algiers, Confidence Man, Blue Hawaii, Girls Names, Kelly Lee Owens. Ypsigrock è in rete con i più importanti appuntamenti della scena alternativa mondiale, una chicca riconosciuta nel mondo e da noi sconosciuta ai più.  Con i festival jazz e di classica e DiVino, Castelbuono investe sulla cultura e l’ospitalità come pochi altri in Italia. L

o Sponz Fest di Vinicio Capossela a Calitri e altri cinque comuni dell’Alta Irpinia dal 21 al 26 agosto è un viaggio stupefacente e stupefatto, la rappresentazione di un visionario e magico racconto. Tema e titolo di quest’anno: “Salvagg - salvataggi dalla mansuetudine”. Come la Notte Selvaggia del 25, quando l’intero paese, percorso dal “vallone della cupa” a Borgo Castello con uomini-bestia, uomini-alberi, sponzati con pelo e sponzati semplici, diventerà, dal tramonto all’alba, palcoscenico e al tempo stesso opera collettiva del rito. Ad aprire le cerimonie sarà Vinicio in “La Cupa ‘nta la Cupa” nel luogo della leggenda, con la voce di Mimmo Borrelli. Protagonisti dello Sponz 2018 saranno i rappresentanti del popolo Mapuche, “Gente della Terra” nella Patagonia cilena e argentina con le loro cerimonie ancestrali, i riti propiziatori, le musiche e le danze collettive.

Incontererete i Rumiti, maschere ancestrali del Carnevale di Satriano di Lucania, e i Merdules, le maschere sarde di Ottana, i diavoli dei Krampus di Canazei (Trento), nel rituale punitivo educativo notturno dello spavento. A Hawk and A Hacksaw, duo americano del concerto all’alba, sono altri selvatici con Teho Teardo, lo spagnolo Vurro, uomo dal cranio di vacca circondato da strumenti infuriati, Angelo Brandurdi, i Tarantolati di Tricarico nel ricordo di Antonio Infantino, Alfio Antico con Giuseppe Milici al marranzano e armonica. Il cileno Chinchinero che suona il tamburo di spalla al contario. Il pianista e compositore Stefano Nanni nel “Requiem per animali immaginari”. Ogni sera in piazza a Calitri orchestre da ballo, la quadrigliabatticulo di Tonuccio, l’omaggio al ’68 a ’68 giri, tributo swing con The Goodfellas a Louis Prima. Da perdere la testa. E si magia pure: buona Selvaggineria a tutti.