Lee Konitz e Dan Tepfer
Milano, 20 settembre 2018 - Privato. “Decade” (Verve) è un album d'altri tempi, ricorda i concerti casalinghi dei protagonisti della scena cool, catturati da registratore a nastro come gli assoli di Charlie Parker. Pianoforte e sassofoni, Lee Konitz che a novant'anni continua a dialogare con la musica e gli standard, a cantare e suonare. Come nel precedente lavoro “Frescalalto” o nei concerti dei suoi tour. Era il filo che legava improvvisazione e memoria, qui invece Konitz ritorna alla sua avanguardia con il pianista Dan Tepfer. Un solo standard, “Body & Soul”, e improvvisazione composizione a due o quattro mani, una Suite in tre parti, linguaggio da Terza Corrente, come un'estensione dell'avanguardia contemporanea e jazz dei primi anni Cinquanta che aveva poi convissuto, da separata in casa, con il free jazz degli afroamericani.
Musica concettuale e sentimentale, perché Lee Konitz è un artista in purezza. Sovraincisioni di sassofoni (alto e soprano) solo in “Egos Alter”, pianoforte trattato, registrato a New York fra il 2010 e il 2016, in parte agli Yamaha Artist Services, in parte nell'appartamento di Konitz.