Quando Gato Corea, Shorter suonavano Pino Daniele

Esce il cofanetto strenna per i fan

Pino Daniele

Pino Daniele

Milano, 7 dicembre 2'017 - L'altra storia  di Pino dal 1981 al 199 in “Quando”, il repertorio Warner in 6 Cd con 95 brani rimasterizzati in Fonoprint da Maurizio Biancani, un libro di 72 pagine con i testi di Giorgio Verdelli e Federico Vacalebre (finalmente), foto, commenti, rarità, memorabilia, trascrizioni musicali (due studi per chitarra) e approfondimenti. Dall’album “Vai mo’” (1981) fino a “Come un gelato all’Equatore” (1998). Il mondo del chitarrista e delle sue collaborazioni, oltre gli album conosciuti e leggendari, altre rughe, sorrisi, incontri leggendari. Assoli di fronte e di profilo. I nastri, master, analogici originali di quindici album Warner di Daniele, da “Va mo’” a “Bella ‘mbriana” “Musicante”, “Sciò Live”, “Ferryboat”, “Bonne soirée”, “Schizzechea with love”, “Mascalzone latino”, “Un uomo in blues”, “Sotto ‘o sole”, “Che dio ti benedica”, “Non calpestare i fiori nel deserto”, “Dimmi cosa succede sulla terra”, “Come un gelato all’Equatore”. Più la chicca del Cd 6 con Tracks: quattordici demo, provini, i take pre-produzione dove Pino provava arrangiamenti e suoni, inediti, versioni in spagnolo special club remix, dj edition, instrumental mix dell’epoca. E le basi studio originai dei due spartiti per chitarra “Toledo” e “Per te”.

“Qando " contiene anche il DVD del film “Pino Daniele - Il tempo resterà”, scritto e diretto da Giorgio Verdelli, 60mila spettatori in 270 sale per tre giorni soltanto, smesso poi su Raitre. Il materiale inedito è frutto della collaborazione fra Warner e Pino Daniele Trust Onlus, con il suo presidente Alex daniele. Il figlio di Pino. Che firma l’introduzione e annota: “Questo progetto è dedicato a Francesco, il più piccolo dei miei fratelli”.

Oltre agli storici musicisti delle sue band qui suonano Alphonso Johnson, James Senese, Nanà Vasconcelos, Wayne Shorter, Gato Barbieri, Larry Nocella, Mel Collins, Bob Berg, una sezione fiati internazionale in cui apprezzo l’eleganza jazz del trombone di Fabio Forte i fuochi afrocubani di Torres e Lara alla tromba. Poi ancora fra gli altri Danilo Rea, Jeremy Meek, Mino Cilenu, Pino Palaldino, Richard Tee, Steve Gadd, Chick Corea, Mick Goodrick, Ralph Towner, Jimmy Earl, Manu Katché, Mike Mainieri, Peter Erskine, Rachel Z, Rita Marcotulli. E ne mancano altrettanti. Anche se i primi gruppi jazz blues napoletani restano come tatuaggi nella memoria. Qui ascolti la rarefazione di testi e forma canzone, il chitarrista cantautore, la voce sempre dentro gli strumenti, un restauro rispettoso di dinamiche, frequenze e sonorità originali. Non fusion e confusione ma interplay, rispetto e condivisione. Il dialogare e dilagare della musica, dove serenamente nuotare.