Il sax di Cafiso nel mondo da Teheran al Giappone

Ex enfant prodige del sax alto nel mondo, giovane e solido compositore fra Sicilia e afro jazz, direttore del Festival di Vittoria, Cafiso ci racconta un’agenda fitta di impegni

Francesco Cafiso ambasciatore nel mondo  del jazz italiano

Francesco Cafiso ambasciatore nel mondo del jazz italiano

Milano, 8 marzo 2018 - Cafiso International. Francesco Cafiso, ex enfant prodige del sax alto nel mondo, giovane e solido compositore fra Sicilia e afro jazz, direttore del Festival di Vittoria, ci racconta un’agenda fitta di impegni. L’uscita di un album in Nonetto, “We Play For Tips” per la sua etichetta indipendente E FLAT, di cui vi abbiamo parlato: molto bello. Il soggiorno artistico a New York, un festival delle arti a Teheran, Iran, progetti e concerti. «Sto cercando di ottenere il visto per trasferirmi un po’ a New York, dopo esserci stato tre mesi, un’esperienza pazzesca. Hai la sensazione di essere al centro del mondo culturale, dove si muovono tante cose e c’è un mare di musicisti». Il suo mentore Wynton Marsalis lo «ha accolto come un figlio». E gli ha suggerito: «Vieni qui!». Poi i viaggi in Oriente. «Ho suonato in Turchia, ad Haifa e Il Cairo, ma l’Iran è stato il momento più coinvolgente: siamo andati al Fajr Festival in gennaio un po’ scettici, abbiamo trovato una realtà completamente diversa. Ho incontrato una cultura fantastica, gente meravigliosa, infrastrutture pazzesche. Sono molto occidentali.

Non era un festival di jazz ma aperto a tutte le musiche, anche il rock, ho cercato un punto di incontro riarrangiando “Isfahan” di Billy Strayhorn e Duke Ellington, che prende il titolo dalla città iraniana di Isfahan e che fa parte dell’album “The Far East Suite”, pubblicato nel 1967. E il brano tradizionale iraniano “Bahare Delneshin”, scritto durante gli anni della dittatura da Rouhollah Khaleghi. Siamo stati invitati a una festa in casa, io ho portato il flauto, erano tutti musicisti, cordofoni, percussioni, un batterista. Io ero seduto al centro e hanno suonato brani molto difficili, dalle ritmiche complesse. Sono molto incuriositi dal jazz e mi fanno capire che con discrezione di può fare tutto, under the cover”. Dopo il Fajr International Music Festival (FIMF), il più prestigioso festival musicale iraniano, al quale ha partecipato anche il batterista francese Manu Katché, Cafiso suonerà in duo con Mauro Schiavone in Giappone, a Tokyo: il 15 marzo presso l’Auditorium Agnelli e il 16 marzo presso il Vulgari Tower Ginza (è previsto anche un album per l’etichetta giapponese Venus Records). Francesco sarà il 13 aprile in quartetto al Mazagon Jazz Festival; il 19 aprile, invece, suonerà a Barcellona, ospite della Big Band Jazz Maresms. L’8 giugno sarà in Australia e suonerà al Melbourne Jazz Festival in quartetto (con una sezione ritmica australiana). Il Vittoria Jazz Festival si terrà nei weekend dal 2 al 17 giugno. Francesco suonerà in quintetto, mentre possiamo già confermarti i concerti di Kenny Werner e di Eli Degibri Quartet. Cafiso International, appunto.