World Press Photo, quei 150 scatti dai 5 Continenti

Il Festival della Fotografia Etica continua a stupire con il premio di fotogiornalismo più prestigioso. "Abbiamo resistito anche al Covid"

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Torna a Lodi il Festival della Fotografia Etica. Giunto alla sua tredicesima edizione il Festival, dal 24 settembre al 23 ottobre, animerà la città con un ricco programma di mostre di fotoreporter internazionali dedicate ai grandi temi della nostra contemporaneità, talk d’autore, workshop, videoproiezioni. E ancora: visite guidate, presentazioni di libri, progetti per studenti e famiglie e tante altre iniziative. L’obiettivo del Festival? "Mettere in evidenza qualcosa che normalmente passerebbe inosservato, cerchiamo e vogliamo storie emozionanti – argomenta Alberto Prina, ideatore e coordinatore del Festival della Fotografia Etica fin dalla sua prima edizione –. Le fotografie mettono in luce problemi rilevanti. Le persone che vengono alla mostra devono essere coinvolte, per comprendere la necessità di un cambiamento. Conoscere il problema è il primo passo per risolverlo". La novità? Per la prima volta la kermesse ospiterà il World Press Photo 2022, la mostra ufficiale del più prestigioso premio di fotogiornalismo al mondo, allo spazio Bipielle Arte.

Il celebre concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria che si svolge da oltre cinquant’anni e indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, vede la città di Lodi protagonista con una tappa del suo tour che conta oltre cento città nel mondo. Quasi centocinquanta immagini che arrivano dai cinque Continenti. "Il Festival non si è mai fermato, neanche durante il Covid – incalza Prina –. L’ultima edizione ha visto 12mila visitatori, un numero incredibile per una edizione pandemica. C’è sempre tanta energia positiva, sia nel gruppo che lo organizza sia nelle persone che stanno aspettando l’evento. Siamo contenti del percorso che abbiamo fatto quest’anno ed essere riusciti a portare il World Press Photo 2022 a Lodi ci riempie di gioia e soddisfazione. Ciò è stato possibile anche grazie a tutte le persone che ci hanno sempre sostenuti in anni difficili". A Lodi, ad aprire finestre su situazioni e storie spesso sconosciute, saranno quasi 50 fotografi da ogni parte del pianeta con oltre venti mostre per coinvolgere il pubblico attraverso progetti inediti, esposti in spazi all’aperto e nelle prestigiose location della città.

Cuore espositivo resta il World Report Award - Documenting Humanity. Cinque le sezioni che lo compongono, con i relativi vincitori scelti dalla giuria composta da Chloe Coleman, photo editor di The Washington Post, Gloria Crespo MacLennan, photeditor di El Pais, Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival.

"Il concorso è una bella rappresentazione del mondo – rimarca Prina –. Ci dà un indirizzo per il futuro. Dobbiamo pensare che i giovani siano i soggetti della nostra attività e dobbiamo dare loro responsabilità. Senza l’energia dei giovani non c’è la possibilità di risolvere e affrontare i cambiamenti". Tutte le mostre, compresa quella al World Press Photo, saranno accessibili solo se si è in possesso del biglietto giornaliero o dell’abbonamento, acquistabili online e nelle giornate di apertura. Per tutte le informazioni e il programma dettagliato è possibile visitare il sito del Festival www.festivaldellafotografiaetica.it.