Il segreto dei piccioni viaggiatori nella colombaia migliore d’Europa

A Marudo (Lodi) l’imprenditore Luca Campanini ha creato la Milan Best Pigeons, una struttura in cui si allenano 800 esemplari da gara

Luca Campanini nella sua colombaia di Marudo

Luca Campanini nella sua colombaia di Marudo

Marudo (Lodi) - C’è chi in giardino mette il forno per la pizza, chi la piscina, chi il capanno degli attrezzi, Luca Campanini, 38nne lodigiano, invece ha deciso di costruire una colombaia. E non un piccolo ricovero “casalingo“ per i suoi piccioni, ma una grande scuderia organizzata per allevare e crescere colombi viaggiatori destinati a gareggiare nei cieli non solo d’Italia, trasformando così un hobby iniziato da ragazzino in una vera professione.

Tra le villette e le risaie di Marudo infatti c’è una colombaia conosciuta in tutta Europa, si chiama “Milan Best Pigeons“, e ospita quasi 800 esemplari. "Io allevo e faccio gareggiare colombi da ormai vent’anni – spiega Campanini –, Nell’ambiente sono piuttosto noto. Ben 26 miei colombi hanno partecipato alle olimpiadi e ho vinto campionati europei e italiani. Nei tanti viaggi in giro per il mondo fatti per le gare ho avuto modo di vedere come sono organizzate le colombaie migliori. E, circa tre anni fa, ho deciso finalmente di realizzarne una qui nel mio giardino, prendendo il meglio di quello che c’è nei vari Paesi".

Così, dopo quasi vent’anni in cui i piccioni viaggiatori erano solo una passione e il lavoro vero un altro – prima in un’azienda agricola, poi in un’agenzia di viaggi – Campanini è diventato un imprenditore del settore, riscuotendo da subito un grande successo.

Ora nella sua Marudo vivono e si allenano colombi che arrivano da Scozia, Germania, Spagna, Belgio e Olanda. "Due volte all’anno – racconta – prendo il furgone e faccio il giro di mezza Europa per raccogliere gli esemplari che mi vengono affidati". Merito della vasta rete di agenti e contatti che Campanini si è costruito negli anni e anche delle caratteristiche specifiche di Marudo. "Siamo in una posizione strategica, nel centro della Pianura Padana, a metà strada tra mare e montagne. Nelle nostre gare i colombi devono affrontare climi e situazioni geografiche molto differenti: il mare, le montagne, la pianura".

Le gare di piccioni viaggiatori si svolgono su lunghe distanze, fino a 600 chilometri. Significa che gli animali vengono raccolti con un camion, trasportati in un luogo che non conoscono a centinaia di chilometri e liberati in cielo: il primo che torna a casa vince. Nessuno sa come facciano (la scienza non ha ancora dato una spiegazione, soltanto ipotesi), ma i piccioni tornano sempre al nido. E anche piuttosto velocemente: i migliori viaggiano a circa 90 chilometri all’ora.

L’uomo ha sfruttato questa capacità fin dall’antichità e dalla metà del secolo scorso intorno ai piccioni viaggiatori si è sviluppato un grande giro d’affari, che coinvolge Europa, Asia e Africa, e comprende l’allevamento, le aste degli esemplari migliori (nel 2020, in Belgio, un campione in pensione è stato venduto per 1,6 milioni di euro), fino ai prodotti per migliorare le prestazioni sportive.

E naturalmente i montepremi delle gare, che nel caso di quelle organizzate dall’azienda di Marudo arrivano a 12mila euro. "È un lavoro molto impegnativo – dice Campanini –. Ogni giorno bisogna accudire i colombi, farli allenare e curarli. Non esistono ferie per me. Ma la soddisfazione di vederli tornare a casa dopo un viaggio di centinaia di chilometri è impagabile".