Sua altezza la Bassa da cenerentola a star

Dalla bella Codogno a Casalpusterlengo, il gioiello Orio Litta e Secugnago. Fra paesaggi adagiati sul Po e una ragnatela di campi e canali da scoprire

La Bassa

La Bassa

Lo stress è fuori luogo in questa lingua di terra che da Milano scende giù verso il Po, comodamente sistemata fra Lambro e Adda. Al diavolo l’autostrada che evoca il "Sole" ma è un oltraggio alla lentezza, anche i treni che vanno e vengono fra Piacenza e Rogoredo: nel Basso Lodigiano si viaggia meglio fuori da binari, quali essi siano. Come a Livraga dove pare iniziare per davvero la Bassa, quella della vecchia nobiltà terriera e dell’arte secolare spalmata sulle facciate nascoste dei cortili, delle chiese, dei piccoli castelli rurali. C’è Orio Litta nei paraggi ed è un incomparabile gioiello villa Carini (tel.0377.944591, www.villalitta.it), una delle più belle residenze barocche della Pianuta padana, con mostra permanente di antiquariato. C’è Ospedaletto Lodigiano, cresciuto attorno a un nosocomio del XII ̊ secolo e alla splendida chiesa abbaziale dei Santi Pietro e Paolo, con la facciata del ’400 e i pinnacoli in cotto. E ci sono le cascine di Somaglia che puntel- lano il paesaggio bonificato. Si potrebbe girovagare all’infinito, sperando di riconoscere uno dei luoghi della prospera campagna lombarda che avevano fatto da sfondo alla “Bella di Lodi”, storia d’amore grottesca che nel film di Missiroli aveva portato sul grande schermo Stefania Sandrelli.

Ma il tempo non è illimitato. Dicono anche che sia una terra di ottimi sapori ed è un dogma dopo avere bussato nei luoghi dove si produce il meglio della gastronomia locale, aziende im- portanti ma mai enormi, in genere visitabili e che raccontamo un sacco di cose. E Codogno, la bella Codogno con le sue eclettiche case Art Nouveau (come villa Biancardi) e la bella composizione fra la parrocchiale di San Biagio, il santuario della Madonna delle Grazie e ciò che resta del monastero dedicato a Santa Chiara. Finale a Casalpusterlengo, con il suo nucleo storico, l’antico castello eretto dai Pusterla e il santuario della Madonna dei Cappuccini. Bisognerebbe godersela proprio in autunno, la Bassa, o ancor più tardi, per vedere se davvero le brinate invernali (come è vero) hanno un fascino tutto loro. Al diavolo le previsioni meteorologiche. C’è chi dice che i lodigiani siano allegri come i pioppi che incorniciano le strade. Storie! A tavola mangiano benissimo, fanno footing, vanno sugli argini dei canali che segnano il territorio come ragnatele e, quando si innamorano, passeggiano in campagna con l’amata. Buongustai, ecologici e romantici.