Niente serie B a Sondrio "Obbligati a rinunciare"

Rugby, il club del presidente Alfio Sciaresa parteciperà soltanto alla C1 "La pandemia ci ha messo in difficoltà e non avevamo abbastanza giocatori"

Migration

di Fulvio D’Eri

Il Sondrio Rugby riparte dalla C1 e quindi da zero. O quasi. Fulmine a ciel sereno in casa del prestigioso club rugbistico del capoluogo di provincia, capace anni fa di entusiasmare un’intera città sfiorando una storica promozione in serie A: non disputerà il campionato di serie B, torneo al quale è stato iscritto fino all’anno scorso, ma sarà al via del ben meno performante campionato di serie C. Il motivo? Un organico non all’altezza e la mancanza di un adeguato ricambio generazionale. E così, come il calcio, anche il rugby cittadino riparte da zero.

"Con grande rammarico sono costretto a comunicare il ritiro della nostra squadra dalla serie B – dice il presidente del Sondrio Rugby Alfio Sciaresa –. La pandemia ha messo molto in difficoltà la nostra società, specialmente nella sua squadra seniores che stava già subendo alcuni problemi dovuti al ricambio generazionale. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato alacremente per trovare un accordo con le altre società della provincia e poter proseguire nell’attività rugbistica nel nostro territorio".

Non è bastato, spiga il presidente: "L’accordo è stato raggiunto, ma i numeri risicati di giocatori e le distanze che ci separano non ci permettono, come volevamo, di partecipare, in maniera seria e sicura, a due campionati. Quindi abbiamo deciso di prendere parte solo alla C1, oltre ai campionati giovanili. Ci scusiamo con tutti i giocatori e con i tifosi che, comprensibilmente, volevano difendere sul campo il ranking. Questa scelta, molto dolorosa, è dettata solo da necessità oggettive e ineludibili". Il tecnico della prima squadra Viliami Moala ha dovuto rinunciare all’incarico per motivi familiari. Per guidare la squadra in C1 c’è in pole Esteban Geraghty Fleming, giocatore-allenatore argentino proveniente dallo stesso club di Federico Mantelli.