QUANDO LO SPORT unisce e non divide, quando lo sport riesce ad essere educativo, non sempre capita, trasmettendo valori importanti. È successo in Alta Valle, con la festa della Bormiese, e a Morbegno con la grande serata del Coni in piazza. A Bormio il sodalizio ha ideato un grande evento per dire «grazie» a chi ha lavorato per un anno nella sezione volley. A Morbegno tutte le discipline sportive, dal calcio a 5 al karate, si sono invece messe in vetrina facendosi conoscere e apprezzare grazie ad una serie di esibizioni. Complice il clima gravevole della serata, e la buona volonta di tante società sportive, si può parlare di esperimento riuscito.
Entrambe le manifestazioni hanno potuto contare su un valore aggiunto, grazie al grande impegno di addetti ai lavori e volontari, veicolando la proposta dello sport come lingua universale che parla di lealtà, rispetto, disciplina, impegno e determinazione. In un paese che spesso si ferma ai grandi proclami è stato bello vedere, è solo un esempio, Ettore Castoldi presidente del Coni Sondrio rimboccarsi le maniche e darsi da fare per montare una struttura e un campetto: della serie qui l'esempio conta più delle parole.
Paolo Croce
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