Ospitare solo chi scappa dalla guerra? Per i sindaci non tutti sono profughi

"Serve una commissione che decida e che snellisca i tempi di attesa" di ALESSIA PACE

Un gruppo di profughi

Un gruppo di profughi

Rogolo (Sondrio), 4 giugno 2016 - «E’ una proposta valida che molti sindaci valtellinesi, indipendentemente dal colore politico, vorranno mettere in atto. L’attuale situazione non è più sostenibile e i tempi in cui si stabilisce se un migrante ha diritto all’asilo politico e uno no, devono necessariamente essere più rapidi di come lo sono oggi». Sono le parole del sindaco di Rogolo Matteo Ferrè che si pronuncia così sulla proposta fatta dal vicepresidente della Provincia Christian Borromini di istituire una commissione prefettizia provinciale che valuti, in tempi rapidi, la situazione dei migrati dividendo gli stranieri che hanno diritto di asilo da quelli che non l’hanno.

«Se la nostra provincia riuscisse ad avere questa commissione - ha continuato Ferrè - probabilmente riusciremmo a scremare più in fretta i richiedenti asilo legittimi dai migranti economici, che sono clandestini perché attualmente la commissione presente a Milano, ci mette un anno e mezzo per decidere e poi, se il migrante fa ricorso, un altro anno e mezzo per attendere il terzo grado di giudizio. Questo è insostenibile perché i contribuenti spendono 40 euro a migrante al giorno e non è tollerabile che venga pagato vitto a alloggio a chi non ha diritto a stare in Italia».

Della stesso opinione è il sindaco di Andalo Iuri Girolo che dice di condividere il principio: «Non è questo il modo di accogliere i profughi - ha detto - ammucchiare le persone in hotel e lasciare che alcuni di loro, come riportano le cronache nazionali, vengano anche sfruttati non è sostenibile. E’ vero che il problema non si risolve dall’oggi al domani e una commissione potrebbe essere un primo passo. Inoltre sarebbe interessante sviluppare un discorso di collaborazione: ad esempio sarebbe bello vedere queste persone indossare una tuta della protezione civile ed aiutarci nella gestione del territorio. Credo che pochi di loro si tirerebbero indietro». Anche Marco Ioli, sindaco di Delebio, crede che una commissione potrebbe essere utile: «Ne ho sentito parlare e nelle prossime settimane approfondirò il discorso ma posso dire che se la commissione può in qualche modo favorire e agevolare il lavoro di prefettura e forze dell’ordine ben venga».