CAMILLA MARTINA
Economia

Pedü-Original, l'azienda che ha rilanciato le scarpe tipiche della Valmalenco

Nel laboratorio di via Fiume a Sondrio lavorano 5 persone e gli ordini sono in crescita costante. Le richieste arrivano persino dall'estero

Pedu-Original

Pedu-Original

Sondrio, 20 novembre 2018 - Quando il passato entra nel presente con passo deciso, su suole morbide e performanti, nascono startup come Pedü-Original della Valmalenco, in provincia di Sondrio. Nel 2014 gli ideatori, Massimo e Thomas Bardea, hanno messo in relazione le studentesse del Polo di formazione professionale di Sondrio, indirizzo sartoria, con un energico, piccolo gruppo di donne over 70 che, nel paese malenco di Lanzada, ancora realizzava le scarpe con la suola fatta di strati di stoffa sovrapposti. Ago e filo alla mano, insegnanti e allieve hanno ridato vita a una calzatura che, fino agli anni cinquanta, ha accompagnato la vita degli abitanti della vallata alpina. Nemmeno in caso di neve la resistenza dei Pedü era compromessa.

A garanzia un know how tramandato di generazione in generazione che oggi rivive nel laboratorio di via Fiume a Sondrio. Ci lavorano 5 persone, evadendo ordini in crescita. «Siamo partiti con una produzione molto limitata. Oggi riceviamo richieste da diverse parti d’Italia e dall’estero», dichiarano i titolari della ditta. Tra i modelli più venduti San Giovanni e Doss di Vett che si richiamano maggiormente alla versione tradizionale. Ma in produzione ce ne sono tanti altri: la linea Mountain, caratterizzata da velluti a coste e tonalità tenui che richiamano il passato; la Village, in lana cotta e velluto liscio con inserti originali, dalle tinte vivaci, arricchiti da nastri e fiocchi, che riporta la mente, anzi i piedi, a momenti di convivialità tipici delle feste alpine e la City che gioca con colori e tessuti leggeri e delicati. È ancor più ricca la gamma dei colori: dal nero per gli amanti del classico al giallo canarino per chi proprio non ce la fa a passare inosservato. Rispetto al passato le sarte possono contare su macchine da cucito che migliorano le finiture, senza perdere qualità e artigianalità.

Mentre la tomaia è formata da un doppio strato di tessuti naturali forniti dalla Tessuti di Sondrio (Marzotto Group), le cuciture sono in filo di poliestere ad alta resistenza, ottenuto da Pet riciclato, l’intrasuola è composta da strati di pura lana sovrapposti e cuciti senza colle e la suola di Vibram contiene fino al 50% di gomma riciclata. Nella scarpa trovano sintesi attenzione all’ambiente, massima performance, utile in territorio montano, e tocco glamour. Vibram, azienda italiana leader mondiale nella produzione di suole in gomma, ha talmente apprezzato il progetto da inserirne esposizione e vendita nel suo negozio di Milano. Possiamo aspettarci che, in futuro, questa scarpa, nata dalla fusione tra passato e modernità, calpesti anche qualche passerella?