Confindustria, salta la fusione tra Lecco - Sondrio e Bergamo

Niente nozze nel 2022, le associazioni concordano: "Processo di integrazione troppo complesso, ma collaboreremo": le associaizon

Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco Sondrio

Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco Sondrio

I consigli generali di Confindustria Bergamo e Confindustria Lecco e Sondrio hanno deliberato consensualmente di non dar seguito al percorso di fusione fra le due associazioni avviato a gennaio 2021 che avrebbe dovuto concludersi nel 2022. Con una nota congiunta, le due associazioni fanno sapere che "facendo proprie le attente analisi e valutazioni da parte della commissione istituita per definire gli aspetti statutari, regolamentari e organizzativi, i due consigli hanno sospeso il progetto di fusione integrale, ma hanno espresso la volontà di proseguire la collaborazione sui progetti comuni confermando l'interesse allo sviluppo delle sinergie tra le due territoriali che verranno ulteriormente ampliate nei prossimi mesi". "I lavori sin qui svolti hanno evidenziato tutta la complessità del processo di integrazione avviato, in particolare, condivisa la necessità di una rappresentanza che garantisse interlocuzione e prossimità a imprese e istituzioni locali, non è stato individuato un modello considerato efficace da entrambe le parti", spiega il presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia. ''Questi mesi sono stati utili per una maggiore conoscenza reciproca - evidenzia il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - e per avere conferma del fatto che, forti anche dei molti punti che accomunano i tre territori manifatturieri, potremo continuare a confrontarci per portare avanti iniziative comuni e finalizzate a favorire la crescita delle imprese".