Partita Conad-Auchan: sui lavoratori della Valtellina spiragli di sereno

In provincia di Sondrio si allontana lo spauracchio di esuberi

L'Auchan di Sondrio (Anp)

L'Auchan di Sondrio (Anp)

Sondrio, 16 gennaio 2020 -Sarà il 23 gennaio 2020 l'audizione in Regione Lombardia per provare a trovare una soluzione per quei negozi ancora "orfani" nella partita Conad -Auchan. «Tra questi anche gli esercizi valtellinesi di Tirano, con 18 addetti, alcuni part-time, altri full time e a forfait, e Talamona, con 28 addetti - spiega Marina Pensa, sindacalista che si sta occupando del caso per la Cgil - per i quali ci sono state degli interessamenti da parte di gruppi importanti a livello nazionale, ma ancora nulla è sicuro e scritto nero su bianco. E finché non sarà così non possiamo sbilanciarci».

Sembra invece ormai confermato il destino dei tre esercizi di Sondrio che, in totale, contano circa 36 addetti. Il punto vendita di via Damiano Chiesa passa a Conad (che ha già quattro negozi in Valtellina: Villa di Tirano, Sondrio, Berbenno e Talamona), quelli di via Merizzi e via De Simoni, invece, cambieranno l'insegna in Carrefour» che ha già un presidio in quel di Poggiridenti. Sebbene ancora non sia stato completato tutto il riassetto provinciale conseguente alla gigantesca "operazione Conad", con la quale il marchio italiano avrebbe dovuto acquisire tutti o buona parte dei punti vendita Auchan e Simply, sembra ormai lontano lo spauracchio degli esuberi. In bilico fino a non molto tempo fa c'erano un'ottantina di posti di lavoro, ora invece parte delle nubi sui lavoratori si sono dissolte, lasciando spazio a cieli più sereni. A fronte di un 2019 pieno di timori, che ha portato gli occupati Auchan in tutta Italia anche ad incrociare le braccia, il 2020, almeno per la Valle, sembra essere iniziato col piede giusto. «Non possiamo ancora cantare vittoria, ma la situazione, rispetto a qualche tempo fa, è migliorata.- conclude Pensa- Attendiamo l'audizione del 23 gennaio in Regione e vediamo se le previsioni di acquisizione da parte di questi gruppi nazionali dei due punti di Tirano e Talamona saranno confermate».

Non saranno i soli a sperare in una lieta novella. Nel Bel Paese i posti a rischio sarebbero poco più di 3000, un numero dimezzato rispetto alle primissime stime fatte da Conad che aveva annunciato l'impossibilità di salvare tutti gli occupati. Persone che, quando tutto è cominciato, probabilmente sono state felici di ricevere la notizia che un gruppo italiano aveva "scalzato" uno straniero, rilevandone i punti vendita. Ma da lì la partita si è dimostrata tutt'altro che in discesa, tanto che in alcune zone hanno dovuto intervenire le istituzioni.