Bps, il Comitato per l’autonomia non molla

In un incontro pubblico a Sondrio con il mondo dell’economia il professor Vitale e il commercialista Zane spiegano il progetto

I relatori fra cui il professor Marco Vitale e il commercialista Stefano Zane

I relatori fra cui il professor Marco Vitale e il commercialista Stefano Zane

Sondrio - Sono oltre 280 i soci e sostenitori che hanno aderito, ad oggi, al Comitato per sostenere l’autonomia della Banca Popolare di Sondrio, nato su iniziativa dell’economista Marco Vitale, alla guida di un gruppo di soci dell’istituto. La battaglia per la Popolare, che ancora non ha ceduto alla trasformazione in Spa, come richiesto dalla riforma Renzi del 2015, prosegue con più vigore. 

Ieri a Sondrio in un incontro con il mondo economico valtellinese, Vitale ha confermato la contrarietà al provvedimento dell’allora Governo Renzi, che "dimostra la volontà di far sparire banche come le Popolari, in quanto non contendibili". Vitale ha ricordato come, con altri soci Bps, ha presentato ricorsi alla Corte costituzionale, alla Corte di giustizia europea e al Consiglio di Stato, che hanno confermato la costituzionalità del provvedimento, aprendo però alla possibilità di creare un’holding intermedia.

"Appurata l’inevitabile trasformazione in Spa, votata dal Cda della Banca a metà dicembre, il Comitato si sta muovendo, attraverso l’azione di un gruppo di soci, per la costituzione di una Newco cooperativa in cui far confluire le proprie quote", ha spiegato alla folta platea l’economista. "Parlando con alcuni soci - ci ha detto Vitale, a margine dell’incontro - c’è chi ha manifestato timori in caso di una grande Opa. Nella coop che si vuole costituire si metterà una clausola d’uscita per salvaguardare gli interessi individuali". Stefano Zane, presidente del Comitato fondato insieme a Vitale e autore del “Progetto per conciliare la trasformazione della Banca Popolare di Sondrio in Spa con la difesa della sua autonomia, della sua struttura popolare, delle sue caratteristiche di banca profondamente legata al territorio della Valtellina e costituita da circa 160 mila soci” ha analizzato il sistema delle BCC dopo la riforma del 2016.

"Dove va a finire la vicinanza al territorio?", domanda Zane. "Nei piani pluriennali dei gruppi bancari non vi è alcun piano concreto mirato a tale scopo. Il rischio è la mancanza sempre più marcata di credito alle categorie che costituiscono l’ossatura dell’economia: artigiani, commercianti, professionisti e tutte le micro e piccole imprese", ha concluso Zane. Come il sostegno delle banche locali all’economia locale sia sempre stato fondamentale per l’impresa, lo ha ricordato Giacomo Pedranzini, imprenditore del posto, suggerendo anche la possibilità che la Bps diventi una Spa Benefit, proseguendo così la sua tradizione di mutualità.