Assemblea Bps, vince la continuità: "Riconosciuti valori guida e la storia di fare banca"

Il consigliere delegato Pedranzini soddisfatto: la lista del Cda ha sconfitto quella di Assogestioni

Il dg Mario Alberto Pedranzini con il presidente Francesco Venosta

Il dg Mario Alberto Pedranzini con il presidente Francesco Venosta

"Sono stati riconosciuti e confermati i valori che hanno guidato e contraddistinto la nostra banca in 151 anni di storia: prima di tutto l’importanza dei territori in cui operiamo e della vicinanza alle rispettive comunità, alle famiglie e alle imprese, che sono il nostro grande patrimonio". Raccoglie i frutti del lungo lavoro svolto Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio, dopo il voto di ieri dell’assemblea dei soci. La prima dopo l’osteggiata trasformazione in Spa. L’assise ha premiato gli attuali vertici. Di fronte c’erano infatti la lista del Cda e quella di Assogestioni.

"Si rafforza così ulteriormente - sottolinea Pedranzini che ha affiancato per anni il presidente Piero Melazzini - la fiducia nel modello di fare banca che ci caratterizza e ci differenzia da sempre, premiando il valore della continuità accompagnato da una forte vocazione all’innovazione, espressione delle linee guida che hanno ispirato pure la composizione della lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti dei nostri soci, che ringraziamo. Un doveroso grazie a ‘’Insieme per la Popolare’’, l’associazione che, in piena autonomia, ha coagulato oltre il 3% dei soci. Un risultato importante nei numeri, ancor più nel significato. Siamo certi che il Cda, nella nuova composizione, anche grazie a nuove competenze e professionalità e con l’appoggio di tutta la struttura, si impegnerà con massima dedizione per garantire alla banca un futuro sempre più sostenibile, solido e profittevole, cogliendo le opportunità di sviluppo che si presenteranno e che verranno perseguite con determinazione".

"Ai consiglieri Cristina Galbusera e Domenico Triacca, che hanno terminato il loro mandato, un pensiero di gratitudine per il fattivo e costruttivo apporto. Intendiamo intensificare ulteriormente il dialogo e il confronto che abbiamo con tutti i nostri stakeholder, per implementare una strategia di crescita che preservi, oltre alle nostre radici, anche la competitività della nostra banca", conclude Pedranzini.

Sul fronte opposto, da parte dei fondi c’è ora "la volontà di voltare pagina" e lavorare insieme ai vertici in "maniera costruttiva per il futuro della banca", il cui management dovrà però "tenere conto anche delle istanze degli investitori istituzionali" alla luce del loro peso nell’azionariato. Per la vittoria della lista del Cda è stata "determinante" la sollecitazione delle deleghe fatta dalla banca di piazza Garibaldi a sostegno della lista del consiglio.

Una operazione "impropria" per i fondi, in quanto "primo e unico caso" di sollecitazione "per un rinnovo parziale del Cda, dove non era in gioco la continuità della gestione" ma solo "la nomina di una minoranza degli amministratori".