Acel Energie, tempo di primi bilanci

A tre mesi dalla fusione delle utilities

Maurizio Casartelli  e Gabriele Belluzza

Maurizio Casartelli e Gabriele Belluzza

Sondrio, 18 ottobre 2018 - Sono passati tre mesi dalla fusione delle utilities di Como, Monza, Lecco, Sondrio, Varese in Acsm Agam, e per una delle sue nuove società, Acel Energie, risultato dell’aggregazione tra Acel Service e Aevv Energie, è tempo dei primi bilanci.

Conta 120 mila punti serviti (clienti), dieci sportelli tra le province di Sondrio e Lecco e due infopoint che «stiamo valutando di implementare con 2 altri sportelli e 4 infopoint», commenta l’amministratore delegato, Maurizio Casartelli, sottolineando come nel processo di fusione continui a giocare un ruolo chiave la presenza sul territorio e il rapporto con la clientela. Soprattutto se si considerano le grosse sfide all’orizzonte. Dal 30 giugno 2020 in avanti, finirà il mercato di tutela e i competitor affileranno gli artigli.

Per prepararsi al meglio a questo punto di non ritorno, oltre a presentarsi al pubblico e a smentire le voci in circolazione che parlerebbero di chiusura dell’azienda, Aevv Energie (che, come brand, di fatto, non sparisce), propone una serie di incentivi per acquisire nuovi clienti e fidelizzare i vecchi. Il primo è «il buono del valore di 100 euro utilizzabile per fare la spesa nei supermercati della catena Iperal, nostro partner vista la presenza su tutto il territorio che serviamo, per chi porta entrambe le forniture, luce e gas - commenta Gabriele Belluz, referente marketing-. L’importo è inferiore (40 euro) per chi ne porta solo una. Vale anche per gli utenti storici che sono ancora nei vecchi servizi di tutela che a breve spariranno», non per quanti, invece, sono già sul mercato libero.

Per avere il buono basta recarsi negli uffici e siglare il contratto. Altro incentivo è la “Wow card” di Confcommercio Lecco che ai cittadini possessori garantisce sconti e agevolazioni continuativi, sia nei musei sia negli esercizi commerciali della provincia di Lecco. Con questa politica di incentivi, la società prosegue nel suo percorso. «Tutte le voci  di chiusura sono false - ribadisce Casartelli -. Anzi, l’azienda fondata a Sondrio nel 1908 rimarrà sul mercato ancora a lungo. Per farlo è necessario farsi conoscere e organizzare operazioni commerciali come queste». Presto o tardi finirà il servizio di tutela e con esso le attuali condizioni contrattuali che Aevv garantisce per chi decide di sceglierla. «Siamo entrati a far parte di un gruppo grande e consistente, tra i primi 10 in Italia, con 870 dipendenti e oltre 400milioni di fatturato nel 2018 - conclude - ma Aevv mantiene le condizioni vantaggiose, il marchio e la presenza sul territorio, lo dimostra l’idea di aumentare il numero dei punti vendita e degli infopoint».