Va in scena il Teglio Teatro Festival Valtellina

Appuntamento da non perdere tra una camminata e un piatto di pizzoccheri

Giulia Calligaro in esercizi di felicità

Giulia Calligaro in esercizi di felicità

Teglio (Sondrio), 4 agosto 2018 - Va bene. Il riferimento è alle quattro sorelle March: Meg, Jo, Beth, Amy. Ognuno ha la sua preferita. Ma l’orizzonte è decisamente più vasto. Visto che qui si parla di un’altra metà del cielo che ha passato l’esistenza a resistere, combattere, migliorare il mondo e regalare bellezza. Sono queste le “Piccole grandi donne” del Teglio Teatro Festival Valtellina, fino all’11 agosto un cartellone fittissimo di incontri e di spettacoli a festeggiare i primi dieci anni della rassegna. Un risultato tutt’altro che scontato in provincia. Teatro quindi. Ma la direzione artistica di Maria Agnese Bresesti si è ancora una volta mossa fra ispirazioni più ramificate, lasciandosi sedurre da cinema, musica, letteratura, poesia. Per chi è già da quelle parti, il Festival è l’occasione per confrontarsi con un lungo elenco di appuntamenti culturali, fra una camminata sui monti e un piatto di pizzoccheri. Per chi invece è ancora a Milano, è il pretesto ideale per una gita fuori porta o per quel weekendino romantico di cui ragionate da troppo tempo.ì

La giornata di oggi si apre alle 16 in Casa Canali a Tovo, paesello di 600 anime, con il “Marcovaldo” di Giacomo Occhi e Bruna Di Virgilio, seguito alle 21 da “Straordinariamente donna” di Claudia Donadoni. Sempre la sera allo Spazio Centrale Arquino di Sondrio, “Xenos-Straniero” con il Laboratorio Teatrale Quadrato Magico; a Mazzo, nella Sala degli Stemmi di Palazzo Lavizzari, il concerto “Melodramma e le canzoni dei ricordi” con Chiara Ciurlia, Carlo Malinverno e Daniele Albericci; a San Giacomo di Teglio nella Chiesa di San Sebastiano l’arpa celtica e bardica di Vincenzo Zitello, che torna domani all’Aprica con “Aforismi d’arte”. Molto atteso “Un’anima, una poesia. Ritratto di Antonia Pozzi” domenica alle 21 a Palazzo Piatti-Reghenziani per la regia di Roberta De Devitiis. Che la parabola umana e artistica della poetessa milanese, rimane un racconto gonfio di struggimento e bellezza.

Mentre sempre per il teatro, ma questa volta al Castellaccio di Tirano, ecco lo Studio su Checov curato da Astra Lanz, che unisce “Il gabbiano”, “Zio Vania”, e “Il giardino dei ciliegi”. Auguri. Nei prossimi giorni da segnalare almeno il debutto di “Un fuorilegge di nome Dio” con Maurizio Donadoni (lunedì a Teglio). E poi ancora visite guidate alla scoperta dell’artigianato locale e dei borghi più suggestivi, mostre d’arte, letture nei cortili, passeggiate, degustazioni e quant’altro.